Il leader dell’opposizione dello Zimbabwe, Morgan Tsvangirai, ha visitato il Kenya per confrontarsi sulle modalità del governo di coalizione e della condivisione del potere.
Tsvangirai ha incontrato il primo ministro del Kenya, Raila Odinga, con il quale ha avuto colloqui riservati. Tsvangirai ha chiesto a Odinga di intervenire nella crisi politica dello Zimbabwe.
Il partito Odm del primo ministro del Kenya ha accettato di condividere il potere con il partito PNU del presidente Mwai Kibaki dopo le violenze seguite alle elezioni politiche all’inizio dell’anno. In breve tempo è stato necessario emendare la costituzione del paese per creare la posizione di primo ministro “speciale” occupata adesso da Odinga.
Lo Zimbabwe sta affrontando una crisi politica dopo la vittoria di Robert Mugabe nelle controverse elezioni dominate da efferate violenze che molti cittadini giudicano essere state orchestrate dallo Stato (foto molto esplicite delle violenze).
Se sarà adottata la soluzione del governo di unità nazionale, Tsvangirai dovrebbe occupare la posizione di primo ministro. Si tratta di una figura istituzionale che non esiste in Zimbabwe e che andrebbe creata modificando la Costituzione del paese dell’Africa meridionale.
In seguito alla crisi politica dello Zimbabwe, la comunità internazionale ha chiesto un compromesso tra Mugabe e Tsvangirai sul modello del Kenya tra Kibaki e Odinga.
Il presidente del Sudafrica, Thabo Mbeki, sta svolgendo il ruolo di mediatore tra Mugabe e Tsvangirai affinché adottino una soluzione che permetta loro di condividere il potere.
Raila Odinga è stato più volte molto critico nei confronti di Mugabe e del suo partito Zanu-PF, definendolo un motivo d’imbarazzo per l’Africa.
Di Ken Chelimo