Il sistema di messaggistica dei cellulari, cioè gli SMS, sono in Kenya un’utile strumento per la democrazia del paese, una delle democrazie più forti del continente africano.
Lo afferma uno studio pubblicato sul sito web del quotidiano keniota Daily Nation citando uno studio di un’associazione di giornalisti.
Come scritto sul sito web keniota, “l’associazione che ha sede a New York, Comitato per la protezione dei giornalisti (Committee to Protect Journalists, CPJ) sottolinea come i media del Kenya abbiano trovato utile l’uso dei messaggi inviati e ricevuti sul cellulare da persone che si trovano per strada, di fronte ai seggi elettorali aperti per le elezioni presidenziali del 2007, raccontando dal vivo ciò che succedeva”.
Il Comitato sostiene anche che molti kenioti hanno avuto l’occasione di ricevere aggiornamenti sulla conta dei voti attraverso gli SMS. Aggiornamenti che normalmente sarebbe stato impossibile ricevere.
“Secondo il documento del comitato – è scritto nel sito web del quotidiano keniota – gli sms erano anche usati per inviare messaggi violenti e d’incitamento all’odio per tutto il territorio mentre era in corso la conta dei voti”. Altri, invece, hanno inviato messaggi invitando le persone a restare calme e cercando di controbattere ai messaggi violenti.
Secondo Julianna Rotich e Joshua Goldstein dell’Università di Harvard, così come si legge nel report del CPJ, “i telefoni cellulari e internet sono stati un catalizzatore sia dei comportamenti violenti spesso motivati da odi etnici sia del giornalismo dal basso (citizen journalism) e di campagne per i diritti umani”.
Fonte: nation.co.ke