E’ da agosto che l’area nord-orientale del Kenya subisce una pesante siccità. L’ong italiana Lvia ha un progetto nel paese dell’Africa orientale.
“Secondo i dati del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite – è scritto in una nota della Lvia – un keniano su dieci ha bisogno di assistenza. L’intervento dell’agenzia dell’ONU nel paese prevede aiuti per 3,8 milioni di persone”.
L’Ong LVIA è presente in Kenya dal 1967. Enrico Gorfer, rappresentante della LVIA a Meru, nella parte nord-orientale del paese, testimonia: “La situazione continua a peggiorare e la siccità si manifesta in tutta la sua gravità soprattutto nelle aree ad alto rischio ambientale, come il Tharaka, dove il governo e la diocesi stanno distribuendo aiuti alimentari. In parte, le cause dell’emergenza sono strutturali: mancano le infrastrutture in grado di assicurare l’approvvigionamento idrico per dodici mesi l’anno. L’agricoltura e i pascoli ne risentono e la popolazione è costretta ad abbandonare queste terre sempre più aride”.
In queste zone, la LVIA sta portando avanti un progetto per garantire a 15.000 persone la possibilità di avere accesso all’acqua pulita e potabile nel proprio villaggio.
Le attività prevedono la realizzazione di una rete idrica attraverso il prolungamento di due acquedotti, ma anche la costruzione di serbatoi per la raccolta dell’acqua piovana e piccoli bacini in grado di raccogliere e riutilizzare l’acqua che scorre a bordo strada durante la stagione delle piogge.
Il progetto, che vede la collaborazione del Water Program Coordination Office della Diocesi di Meru, ha ricevuto un cofinanziamento dell’Unione Europea. Ora, per continuare i lavori, sono necessari ulteriori fondi e contributi della società civile.
“Continueremo a lavorare con le comunità locali su piccola scala – conclude Enrico Gorfer – perché crediamo che sia importante, oltre l’emergenza, fornire alle comunità gli strumenti per gestire autonomamente le proprie risorse idriche che, appunto perché scarse, necessitano di una gestione razionale e sostenibile. Il progetto garantirà a 15.000 persone una fonte d’acqua sicura nel proprio villaggio. E fornirà la formazione necessaria all’auto-gestione delle strutture idriche”.
Per contribuire al progetto:
Banca Popolare Etica
IBAN IT49 L050 1801 0000 0000 0106 428
Intestato a LVIA – c.so IV novembre, 12100 Cuneo
Causale: Acqua per il Kenya