Al centro del dibattito, i minori nati e/o cresciuti in Italia, figli d’immigrati ma privi di cittadinanza. Se ne parla al convegno “Ius Soli in Lombardia, una sfida tra empowerment e diversity management“, in programma il 24 settembre 2013, dalle 10.00 alle 13.00, presso Palazzo Marino- sala Alessi, organizzato da Talea e Diversity.it.
Saranno presenti anche diversi manager delle risorse umane di multinazionali presenti in Italia. Ci saranno anche interventi di Piero Bassetti, presidente di Globus et Locus; Otto Bitjoka, presidente di Talea; il preside del Liceo Manzoni Pino Polistena, Maruan Oussaifi di Anolf 2G, la più grande associazione nazionale di giovani di Seconda Generazione e tantissimi altri addetti ai lavori.
All’incontro parteciperanno gli studenti di alcune scuole lombarde che avranno modo di approfondire la questione “Diritto di cittadinanza” e la necessità di riformare la …legge sulla cittadinanza.
Nell’occasione sarà proiettato il documentario “18 Ius Soli” (Il diritto di essere Italiani) del regista-produttore Fred Kuwornu.
Il documentario.- “18 IUS SOLI” (49′), presentato al Premio Città di Venezia alla 70^ Mostra del Cinema di Venezia e finalista del Premio di giornalismo Ilaria Alpi 2012, è il primo documentario grass-roots italiano ad affrontare il tema del diritto di cittadinanza per chi è nato e cresciuto in Italia da genitori immigrati.
Diretto e prodotto nel 2012 dal regista bolognese Fred Kuwornu, racconta con il linguaggio del documentario la storia di alcuni nuovi Italiani, ma al tempo stesso promuove il dibattito legislativo e culturale sul diritto di cittadinanza per chi nasce in Italia sebbene da genitori immigrati.
Storie reali di ragazze e ragazzi tra i 18 e 22 anni di Seconda Generazione che hanno come minimo comune denominatore il problema del non aver ancora ottenuto la cittadinanza italiana per i più svariati motivi.
Sono ragazzi nati in Italia, figli di immigrati: studiano nel nostro Paese, parlano la nostra lingua e i nostri dialetti, molto probabilmente non sono nemmeno mai stati nel paese d’origine dei loro genitori né spesso ne parlano la lingua.
Eppure non sono riconosciuti come cittadini italiani come tutti gli altri ragazzi. Per ottenere la Cittadinanza italiana devono infatti sottoporsi , al compimento del 18° anno di età ad un iter burocratico lungo e complesso, che non sempre termina con esiti positivi per il richiedente, con conseguenti e inevitabili gravi problemi di inserimento sociale e di identità.
Per la sua valenza accademica ed internazionale, il documentario è stato altresì presentato in iniziative analoghe negli Stati Uniti anche in prestigiose università come: Columbia University. Brown University, Upenn University, New York University, San Diego State University, CUNY College ed altre.
Fonte: comunicato stampa