“Ridurre il debito dei Paesi più poveri è una sfida cui l’Italia non si sottrae, soprattutto ora che, con la crisi di Covid-19, diventa sempre più difficile, in particolare in Africa, perseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’ONU”. Lo ha dichiarato la Vice Ministra degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Marina Sereni, intervenendo al webinar “Conversione del debito finalizzata agli investimenti sostenibili”, promosso dalla rete di Ong LINK 2007 in collaborazione con la Farnesina.
“Nel 2021, – ha spiegato Sereni – la Presidenza italiana del G20 ha posto l’agenda dello sviluppo sostenibile – Persone, Pianeta e Prosperità – al centro delle sue priorità del G20, con l’obiettivo di evitare un ulteriore aumento dei costi umani, economici e sociali della pandemia. Per questo stiamo lavorando per garantire l’accesso globale ai vaccini, con particolare attenzione ai Paesi più poveri. La sospensione temporanea dei pagamenti del debito, prorogata dai Paesi G20 fino al 31 dicembre 2021 è una decisione importante ma stiamo lavorando su una strategia più complessiva che aiuti i Paesi più fragili ad affrontare la crisi derivante dalla pandemia. I punti di questa strategia sono tre: la riallocazione dei Diritti Speciali di Prelievo per sostenere i bilanci dei Paesi più bisognosi; la possibilità di ristrutturare il debito dei Paesi che intendono aderire al Common Framework approvato dal G20; incoraggiare le Banche Multilaterali di Sviluppo a potenziare le loro capacità di finanziamento”.
“I Paesi a basso reddito – ha aggiunto la Vice Ministra – hanno opzioni limitate per finanziare le misure di ripresa dalla pandemia. Il G20 ha gli strumenti per indurre la comunità internazionale a evitare una crisi prolungata che può produrrebbe instabilità non solo sui mercati. Oltre a ciò, i Ministri delle finanze del G20 stanno lavorando a strategie di finanziamento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, accogliendo così le proposte che emergono, come nel caso di quest’incontro, dalle organizzazioni della società civile che – ha concluso Sereni – condividono con noi l’impegno per la costruzione di un mondo più equo”.
Fonte: esteri.it