L’agricoltura italiana, basata su produzioni di eccellenza e sull’impresa famigliare, puo’ diventare un modello per lo sviluppo dell’agricoltura africana. Lo pensano il governo e gli imprenditori italiani, ma lo pensano anche i governi e gli imprenditori dell’Africa. E’ questo l’elemento piu’ interessante emerso ieri a Roma al tavolo Agricoltura dell’Iniziativa Italia-Africa, un progetto lanciato nel dicembre scorso dal ministro degli Esteri, Emma Bonino, per promuovere e coordinare le attivita’ italiane nel continente.
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Colture italiane di qualità possono diventare modello di riferimento
Il Tavolo ha raccolto alla Farnesina i ministri dell’Agricoltura dei principali Paesi dell’Africa subsahariana, i vertici di organizzazioni internazionali come Fao e Ifad, associazioni imprenditoriali italiane e ong come Slow Food. “Il modello dell’agricoltura italiana, basata sull’impresa famigliare, si attaglia bene a quello dell’agricoltura africana – ha detto il sottosegretario agli Esteri Mario Giro -. Se noi insegniamo agli africani le eccellenze italiane in termini di colture di qualita’, il nostro puo’ diventare un modello di riferimento”.
Opportunità ed ostacoli
I ministri dell’Agricoltura dei Paesi subsahariani hanno rivendicato tutti la qualita’ delle loro produzioni, basate sull’impresa famigliare e le comunita’ di villaggio, e hanno mostrato interesse per la collaborazione con le realta’ economiche italiane, gradite perche’ per molti aspetti simili alle loro.Dall’Angola al Camerun, dalla Repubblica Democratica del Congo all’Etiopia, dall’Uganda al Senegal, i ministri non hanno nascosto i problemi: infrastrutture carenti, personale poco formato, mancanza di tecnologie. Ma tutti hanno rivendicato il dinamismo delle loro economie, tutte in forte crescita, e le formidabili possibilita’ di sviluppo nel settore agricolo, con milioni di ettari fertili non ancora sfruttati e altri milioni sfruttabili meglio con tecnologie piu’ avanzate.
Il fondatore di Slow Food, Carlo Petrini, ha chiesto polemicamente all’Italia di “insistere perche’ finisca la vergogna del dumping in Africa dei prodotti agricoli finanziati dall’Unione europea”.
Sette delle 10 economie a più rapida crescita sono africane
Dai Paesi del continente e’ emerso un forte apprezzamento per l’iniziativa Italia-Africa e una grande disponibilita’ verso i nostri imprenditori.
“Sette delle 10 economie a piu’ rapida crescita nel mondo sono africane – ha concluso il viceministro degli Esteri Lapo Pistelli -. Il messaggio agli italiani della nostra Iniziativa e’ ‘accendete la luce lì”.
Fonte: esteri.it