Gli investimenti nelle energie alternative stavano già aumentando ma dopo la crisi giapponese, se ne prevedono ancora di più negli schemi energetici alternativi.
Il co-manager di Pictet Clean Energy, Luciano Diana, e il co-manager del fondo Guinness Alternative Energy Fund, Edward Guinness, hanno parlato con Hemscott della prossima grande occasione nel settore dell’energia.
Anche se il portfolio di Pictet alloca il 17% dei suoi asset nel gas naturale, Diana prevede che l’energia eolica sara’ il prossimo grande recipiente per gli investimenti. Lo stesso ha aggiunto che i produttori dei sistemi sulla terra ferma ne trarranno grossi benefici. E’ comprensibile che i produttori sulla terra ferma giocheranno il ruolo principale perché gli impianti eolici offshore (in mare) sono ancora molto recenti e sono limitati ad alcune zone. Diana ha anche evidenziato l’obiettivo della Cina del 2020 per l’energia eolica che dovrebbe essere un catalizzatore per tutto il settore.
Diana vede l’energia solare al secondo posto dopo l’eolica, tuttavia Guinness crede che il solare godrà di maggiore considerazione perché visivamente “e’ molto meno criticabile”. Lo stesso ha spiegato che il costo e’ il deterrente principale, tuttavia l’industria sta conoscendo una forte riduzione dei costi di produzione grazie a paesi come gli Usa che stanno migliorando gli “incentivi per il solare”.
Entrambi i finanzieri concordano sul fatto che i mercati emergenti giocheranno il ruolo principale nel settore delle energie alternative, compresi i paesi BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, e Sudafrica). Attualmente Guinness ha investito circa il 70% del suo portfolio nella produzione di energia verde piuttosto che nei fornitori. Tuttavia, lo stesso fa notare che tutto ciò potrebbe cambiare tra 10 anni o anche meno visto che l’intero settore delle energie alternative potrebbe conoscere un forte rialzo della domanda. In conclusione ha detto che ciò potrebbe creare un’attraente opportunità d’investimento nei fornitori d’energia.
Fonte: Alternative Energy