Il presidente dell’istituzione incaricata di scrivere una nuova costituzione democratica per lo Zimbabwe e’ indagato perche’ avrebbe insultato il presidente Mugabe chiamandolo “goblin”. La notizia e’ stata confermata venerdì scorso da alcuni avvocati.
Douglas Mwonzora, questo il nome del parlamentare eletto tra le file del Movimento per il cambiamento democratico (MDC) del primo ministro Morgan Tsvangirai e copresidente della commissione parlamentare per la nuova costituzione, avrebbe detto ai sostenitori del suo partito che l’ottantacinquenne Mugabe e’ un goblin.
Il parlamentare rischia una pena massima di un anno di carcere se sara’ dichiarato colpevole.
Nella mitologia tradizionale dello Zimbabwe i goblins sono piccoli esseri molto temuti e con poteri demoniaci.
Mwonzora avrebbe pronunciato questi commenti circa un anno fa durante un comizio politico prima delle elezioni parlamentari e presidenziali. L’accusa e’ stata sollevata solo ieri lunedì 25 gennaio, ha detto l’avvocato Lewis Uriri.
I funzionari del MDC hanno detto che le accuse contro Mwonzora fanno parte di un attacco deliberato da parte degli agenti per la sicurezza di Mugabe.
Il MDC ha vinto le elezioni ma e’ stato costretto ad un secondo turno alle elezioni presidenziali precedute da un’ondata di violenze di stato che hanno visto almeno 100 sostenitori del movimento di Tsvangirai uccisi e migliaia torturati e dispersi senza una casa.
Mugabe e’ stato dichiarato vincitore dopo il ritiro di Tsvangirai a causa delle violenze. L’elezione e’ stata universalmente dichiarata non valida a causa dei brogli. Poco dopo le nazioni dell’Africa meridionale sono intervenute per sostenere l’ingiusta soluzione di un governo condiviso tra i due partiti in cui il presidente assolutista controlla le forze della sicurezza.
Centinaia di persone sono state arrestate o multate in base alla legge dello Zimbabwe che considera un crimine fare commenti denigratori su Mugabe, il più vecchio capo di stato del mondo che e’ stato al potere per circa 30 anni.
Martedì, il presidente di un comitato provinciale del MDC nel sud dello Zimbabwe e’ stato arrestato per aver detto durante un comizio che i cittadini non devono più permettere a Mugabe di fregare la gente durante le elezioni.
La commissione per la nuova costituzione e’ stata creata perche’ parte dell’accordo di governo ma i suoi lavori sono stati rallentati dai continui veti dei parlamentari del Zanu-PF, il partito di Mugabe, che, secondo gli analisti, temono di perdere alle prossime elezioni democratiche tenute nel rispetto della costituzione garante dei diritti umani e dello stato di diritto.
Fonte: NEWS24, 20100122