Il 13 ottobre scorso, a Roma, l’Osservatorio Africa dell’ISPI, in collaborazione con la Direzione Generale Africa Sub-Sahariana del Ministero degli Esteri, ha organizzato un workshop internazionale sull’Africa dedicato ai giornalisti italiani che si occupano del continente.
Il workshop nasce dalla collaborazione fra ISPI e Ministero degli Affari Esteri sull’Africa, avviata alla fine del 2008 con la nascita dell’Osservatorio Africa, che si pone l’obiettivo di aumentare il livello di attenzione sull’Africa in Italia, con un focus particolare sui grandi temi e le principali sfide che l’Africa oggi pone a se stessa e alla comunità internazionale.
L’iniziativa del 13 ottobre, in particolare, è stata voluta dal MAE per riunire intorno a un tavolo gli operatori dei media che si occupano di Africa e per stimolare la discussione tra loro sul continente.
Ai giornalisti italiani è stata data l’occasione di confrontarsi con corrispondenti europei ed africani di grandi testate internazionali:
- Colette Breackmann di Le Soir,
- Patrick Smith di Africa Confidential,
- François Misser di BBC Afrique,
- Eniola Bello di Thisday (Nigeria),
- Mohammed Adow di Al Jazeera e
- Henry Owour di The Nation (Kenya).
Si è trattato del secondo appuntamento di questo genere e la partecipazione di 40 testate italiana conferma l’importanza e l’interesse per un questo tipo di iniziative.
Si è deciso di strutturare il workshop in due sessioni, che trattassero da un lato delle questioni interne ai paesi africani e dall’altro delle relazioni internazionali dell’Africa.
Nella prima sessione si è discusso del legame tra leadership e risorse, tema sempre attuale, non solo per la crescente importanza che le risorse africane vanno acquisendo, ma soprattutto alla luce delle scoperte minerarie e petrolifere avvenute in alcuni paesi del continente (Ghana, Zimbabwe, Mozambico) e delle conseguenti scelte politiche messe in opera dalle leadership per sfruttare queste opportunità.
Nella seconda sessione, invece, si è discusso di un tema ancora poco indagato, ovvero degli interessi delle medie potenze, emergenti e non, come Russia, Brasile, Turchia, i Paesi arabi verso l’Africa. Mentre molto si è detto negli ultimi anni della presenza cinese e indiana nel continente, poco si discute dei legami tra questi altri paesi e l’Africa.
di Lia Quartapelle
Research Assistant – Programma Africa
ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale)