Incontro col Fespaco

Per chi non lo conoscesse, il Fespaco e’ il festival cinematografico piu’ importante dell’Africa e percio’ uno dei piu’ importanti del mondo. Visti i dati demografici e di crescita economica del Continente, lo sara’ sempre di piu’.

Oggi io e Cleo abbiamo incontrato il delegato generale del Fespaco, Michel Ouedrago. E’ l’omologo di un direttore di festival del cinema americano o europeo, cioe’ uno di quei personaggi che, normalmente, per ricevere dei quasi sconosciuti fanno fare un’anticamera esagerata.

In Burkina Faso, al contrario, veniamo ricevuti benissimo e subito.

Bussiamo alla porta all’orario fissato per l’appuntamento e veniamo accolti a braccia aperte, sorriso pieno e con in mano il suo biglietto da visita.

Noi facciamo altrettanto. Consegniamo i nostri recapiti e Cleo inizia subito a dare un regalo del festival del cinema africano di Verona (un partner di Ottobre Africano) e poi a spiegare il motivo della nostra visita. Vogliamo una collaborazione col Fespaco in modo da unire l’attivita’ dell’Ottobre Africano in Italia a quella di promozione dell’Italia in Africa anche attraverso un festival cinematografico.

Subito il delegato generale specifica che questo e’ il buon momento per fare delle proposte perche’, a parte lui, tutti i dipendenti del Fespaco sono in vacanza e al loro rientro avra’ l’opportunita’ di studiare le nostre proposte col suo staff.

Subito l’argomento si e’ spostato sulla diaspora e l’importanza delle relazioni con l’Italia. Nonostante la numerosa presenza di burkinabe’ in Italia, il Bel Paese e’ poco presente, per non dire assente, in Burkina Faso. Di conseguenza la maggior parte dei Burkinabe’ conosco poco e male l’Italia.

Da qui la necessita’ di comunicare anche in italiano le attivita’ del Fespaco e l’immagine di un’Africa che non e’ solo guerre e carestie. Per ultimo, ma non per importanza, c’e’ il ruolo della diaspora. I burkinabe’ in Italia e gli italiani in Burkina Faso sono il ponte per fare conoscere questi due paesi.

Il delegato generale del Fespaco ci lascia due regali, come si vede in queste due foto: a Cleo la locandina del Fespaco 2013 e a me una copia del giornale del festival della passata edizione.

2 thoughts on “Incontro col Fespaco

  1. Quanti festivalieri sapevano che il Burkina Faso è in ebollizione? Che in seguito alla morte dello studente Justin Zongo sotto i colpi della polizia a Koudougou, le proteste sono state tali che le scuole e le università sono state chiuse per tutta la durata del Fespaco in modo da evitare tumulti in presenza della stampa internazionale, che sono ripresi subito dopo e infiammano ancora il paese nel momento in cui scrivo, al punto da mettere a fuoco a commissariati e municipi? Le lezioni non sono potuti riprendere come previsto il 7 marzo, tanto che alunni e studenti sono stati messi in vacanza anticipata fino a fine marzo, con la chiusura anche di residenze e mense universitarie, il che ha messo numerosi studenti in difficoltà. Esigendo chiarezza su questo caso e sui casi precedenti, compreso l’assassinio del giornalista Norbert Zongo nel dicembre 1998, sono tutti i giovani del paese che reclamano giustizia e la fine dell’impunità, in sintonia con i loro coetanei dell’Africa del nord.

    1. Ciao,
      sono Elisa e sto scrivendo la tesi di laurea sul Fespaco, mi piacerebbe approfondire la questione se non è un disturbo. vorrei farti alcune domande sulla situazione lì in Burkina Faso, su come vengono vissute queste manifestazioni cinematografiche dalla gente comune, cosa ne pensano soprattutto i giovani, mentre appunto ci sono queste rivolte.
      se ti va di rispondermi mi puoi contattare sulla mia mail elisacolle@libero.it
      grazie mille
      Elisa

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