Incontro tra l’Anci e l’Unhcr per “rafforzare la sinergia” per lo Sprar.
Allo studio anche il recepimento di alcune importanti direttive Ue.
Fare il punto sul Sistema di protezione per i richiedenti asilo ed i rifugiati (Sprar) e rafforzare la sinergia tra l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) e Anci. Questo l’oggetto dell’incontro che si è svolto ieri tra il delegato per il Sud Europa Unhcr Laurens Jolles e il delegato Anci all’immigrazione, e sindaco di Modena, Giorgio Pighi.
“Abbiamo sottolineato l’importanza dell’ampliamento del Sistema di accoglienza, passato dai 3 mila agli attuali 16 mila posti, risultato per il quale l’Anci – ha sottolineato Jolles al termine dell’incontro – si è molto adoperata. Riteniamo infatti che tale ampliamento possa concorrere a risolvere, almeno in parte, i problemi relativi all’accoglienza dei richiedenti asilo. È essenziale quindi – ha concluso – che si possano trovare i fondi per continuare questo importante esempio di buona gestione”.
“Lo Sprar sta maturando una grande capacità di adattamento ai nuovi fenomeni migratori che, nel corso degli anni, sono profondamente cambiati, – ha sottolineato Pighi. – Le emergenze che si presentano oggi sono spesso repentine, imprevedibili e di difficile interpretazione. È per questo che l’ampliamento dell’accoglienza è un elemento di grande importanza e riconosce la capacità dimostrata in questi anni dai comuni di rispondere in maniera più appropriata alle problematiche dei richiedenti asilo. Non dobbiamo infatti dimenticare che non stiamo parlando di migranti economici ma di persone che fuggono da guerre e persecuzioni”.
“L’incontro – ha concluso Pighi – ha rinnovato il dialogo diretto, senza intermediazioni, tra il livello più “alto” di protezione rappresentato dall’Unhcr e il livello più “territoriale” rappresentato dai comuni, per approfondire ulteriormente la collaborazione e condividere le posizioni in vista del recepimento di alcune importanti direttive europee, prima fra tutte la direttiva Qualifiche, in tema di diritto di asilo”, che rappresenta, come evidenziato dal delegato dell’Unhcr, “un’opportunità storica per introdurre misure per l’integrazione dei beneficiari di protezione internazionale, tra cui la garanzia di una seconda accoglienza”.
(Red.)
Fonte: immigrazioneoggi.it