Immigrati appesi a Brescia: le loro ragioni

Riceviamo e pubblichiamo il volantino e il comunicato degli immigrati che da giorni protestano appesi a una gru a Brescia.

PERCHE’ SIAMO
SULLA TORRE DI VIA IMBONATI?

   
Dal 5 novembre cinque nostri fratelli immigrati sono saliti sulla torre di via Imbonati per chiedere il diritto ad una vita degna che passa in primo luogo dall’avere un permesso di soggiorno.
Siamo lavoratori, truffati dalla sanatoria per colf e badanti. Abbiamo pagato tanti soldi alla Stato ma alla fine ci stanno negando i permessi di soggiorno. Molti di noi hanno visto rifiutarsi il permesso perché erano stati precedentemente trovati senza documenti, altri non hanno potuto regolarizzarsi anche se da anni lavorano come muratori, falegnami, ecc perché la sanatoria non considerava questi lavori.

Noi vogliamo lavorare in regola, vogliamo vivere alla luce del sole e non nella “clandestinità” ma il governo non c’è lo permette anche se abbiamo un datore di lavoro disposto ad assumerci.
Per quello i nostri fratelli sono saliti sulla torre, come hanno fatto gli immigrati di Brescia in un gesto estremo di protesta. La risposta del governo è stata l’uso della violenza. A Brescia lunedì 8 sono state arrestate ed espulse molte persone perché chiedevano i loro diritti. 

Siamo stufi di essere trattati come bestie, sfruttati nei luoghi di lavoro, guardati sempre male come se fossimo delinquenti. Siamo stufi di un governo che ci dipinge come nemici dei lavoratori italiani. Non siamo noi i colpevoli della crisi, ma il governo che non sa dare risposte né ai cittadini italiani né agli immigrati.

Vogliamo essere riconosciuti come persone. Vogliamo avere i diritti per vivere con dignità.

I nostri fratelli che sono sulla torre di Carlo Erba in via Imbonati non scenderanno finché il governo non darà risposta alle nostre richieste. E noi continueremo a sostenerli pacificamente a oltranza! La violenza del governo non ci appartiene.

Vi invitiamo a venire al presidio permanente che stiamo facendo in via Imbonati sotto la torre (all’altezza del numero 49). Abbiamo bisogno di bibite, alimenti, coperte, tende, e soprattutto del vostro sostegno morale per poter continuare la nostra lotta. Venite a conoscerci!

Comitato Immigrati in Italia – Milano Comitatoimmigratiitalia.milanoATgmail.com

Ora siamo stanchi: permesso di soggiorno subito!
Appello alla mobilitazione e convocazione di un’assemblea nazionale.

Milano, 7 novembre 2010. Dal 5 novembre un gruppo di immigrati è salito in cima alla torre ex Carlo Erba in Via Imbonati a Milano. Non scenderanno fino a che non verrà data risposta alla richiesta di veder riconosciuto il diritto a una vita dignitosa, che passa innanzitutto per l’ottenimento del permesso di soggiorno.

In prosecuzione delle mobilitazioni degli ultimi mesi e come gli immigrati di Brescia, che alla fine di ottobre sono saliti su una gru della metropolitana, anche gli immigrati milanesi denunciano una situazione che coinvolge almeno 50mila persone, tutte truffate da una sanatoria farsa per la quale hanno sborsato migliaia di euro e da cui la maggioranza è rimasta esclusa per motivi pretestuosi.

La sanatoria del 2009 – ovverossia l’unico mezzo possibile in Italia per emergere dal lavoro nero e dalla clandestinità – si rivolgeva, infatti, solo a due categorie di lavoratori (colf e badanti), escludendone così la stragrande parte.

Il pagamento di una tassa di € 500, la dubbia esclusione di chi ha precedenti espulsioni e l’attivazione di reti criminali diffuse per lo sfruttamento e l’estorsione dei cittadini stranieri (disposti a sborsare ingenti somme di denaro per regolarizzarsi), hanno generato un mostro sociale, culturale e giuridico.

“Dalla torre di Via Imbonati si lancia, dunque, un appello a tutti i cittadini, immigrati e italiani, perché vengano a sostenere e a partecipare alla protesta, che è di tutti!” dichiarano i cittadini stranieri e le organizzazioni che sostengono la mobilitazione.

“Si fa appello ai cittadini e ai lavoratori, stranieri e italiani, alle associazioni, alle comunità, alle organizzazioni, ai sindacati e a tutti i soggetti interessati perché appoggino la mobilitazione e sostengano il presidio permanente di Via Imbonati. Se, infatti, i lavoratori immigrati, ottenendo il riconoscimento di un diritto fondamentale, emergono dal lavoro nero e dalla clandestinità, divengono meno ricattabili e ciò si traduce in un beneficio per tutti, lavoratori e cittadini, stranieri e italiani.” concludono i partecipanti e i sostenitori del presidio permanente.

Inoltre, dalla Torre si ribadiscono i punti della mobilitazione:

  1. rilascio del permesso di soggiorno per chi ha partecipato alla “sanatoria truffa”;
  2. prolungamento del permesso di soggiorno per chi ha perso il lavoro;
  3. rilascio del permesso di soggiorno per chi denuncia il datore di lavoro in nero o lo sfruttamento sul lavoro;
  4. emanazione di una legge che garantisca il diritto di asilo;
  5. riconoscimento del diritto di voto per chi vive in Italia da almeno 5 anni;
  6. riconoscimento della cittadinanza per chi nasce o cresce in Italia.

Per denunciare il meccanismo criminalizzante della sanatoria 2009 si convoca a un’assemblea nazionale per domenica 14 novembre alle ore 11 sotto alla Torre di Via Imbonati 49 per:

  • definire l’istanza di regolarizzazione generalizzata da presentare al Ministero degli Interni per richiedere la regolarizzazione di tutti i truffati;
  • concordare le azioni future rilanciando i 6 punti della mobilitazione.

Comitato Immigrati in Italia – Milano
per adesioni: comitatoimmigratiitalia.milano@gmail.com

ADERISCONO: Ci siamo anche noi (Pavia), Dialogo (Milano), Convergenza delle culture (Milano), Movimento immigrati Primo Marzo, Arci Milano, Naga, Cub, Comitato Inquilini Molise Calvairate (Milano); Associazione Trama di Terre (Imola – Bo); Associazione Sant’Angelo Solidale Onlus; Asgi – Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione; redazione di MilanoX; Gruppo EveryOne, Watching The Sky; La Ruota Rossa; Anne’s Door; Generazione Italia Milano, Sezione Diritti Umani; Forum Cittadini del Mondo (Grosseto); SICET/Bovisa (Milano); Coordinamento Nord Sud del Mondo (Milano); Ass. Baobab di Opera (MI); Spazio Aperto Multietnico di Milano; Comunità del Messaggio di Silo “la città nascosta”; Luciano Muhlbauer (Prc Milano); Centro Culturale Multietnico La Tenda (Milano); José Luis Tagliaferro – NuestrAmerica; Massimo De Giuli – Milano; Rosa Cammarata, Palermo; Rete Milanese per il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni nei confronti dello stato di Israele; Associazione Umanista L’albero della vita onlus; Asnada onlus; Maria Luisa Tornesello; Partito Umanista di Milano; Rete Antirazzista Catanese; CNCA Lombardia; Partito della Rifondazione Comunista (Federazione di Milano); Sportello Immigrati USB di Pisa; Massimo De Giuli – (Mi); Raffaella Manzo; Giulio Cengia (Mi), Emergency; Gruppo bovisateatro (Mi); Le radici e le ali ONLUS; Rete Scuole Senza Permesso

 

 

Tutti i giorni alle ore 20 assemblea sotto la torre: l’unità e la solidarietà sono la nostra forza!

One thought on “Immigrati appesi a Brescia: le loro ragioni

  1. NESSUNO HA VERAMENTE
    BISOGNO DI UN PERMESSO
    Roma, 6 novembre 2010

    Il Partito Umanista esprime piena solidarietà nei confronti dei migranti che stanno protestando a Brescia e a Milano. Essi chiedono una cosa molto semplice: un permesso per tutti e una sanatoria.
    Molti migranti si trovano nella medesima situazione: non riescono ad ottenere il permesso di soggiorno che permetterebbe loro, secondo la legge razzista sull’immigrazione in vigore in Italia, di non diventare criminali semplicemente perché clandestini.

    Migliaia sono i migranti che in Italia vengono presi per i fondelli per il mancato permesso di soggiorno. Non è così che si trattano degli esseri umani!
    Le istituzioni molto spesso, invece, di fronte al dramma di migranti che rischiano di essere trattati da clandestini perché diventati dalla sera alla mattina clandestini, sanno solo accusare gli organizzatori di queste manifestazioni di protesta di non rispettare il paese che li “ospita”, come è successo a Brescia, il cui sindaco ha definito l’iniziativa dei migranti come “atto di prepotenza” che dimostrerebbe una “palese incapacità di capire la realtà”.

    Il Partito Umanista, a questo punto, chiede:
    Chi è più prepotente? I migranti che chiedono soltanto di essere messi in regola per poter continuare a lavorare nel nostro paese? Oppure chi non muove un dito per risolvere il problema dei permessi di soggiorno e, anzi, sa solo reprimere manifestazioni di protesta che evidentemente mettono a nudo le contraddizioni di un sistema violento e razzista?
    Ancora: Chi veramente non è capace di capire la realtà? I migranti che fuggono da paesi dove imperversano la povertà, la fame e a volte anche la guerra per cercare in un altro luogo i mezzi per sfamare famiglie intere o semplicemente un modo per salvare la pelle? Oppure sono più incapaci di capire la realtà tutti coloro che ancora credono in un mondo fatto di confini, di barriere, di muri e di purezza della razza?
    Le risposte sono talmente ovvie che non vale neanche la pena ribadirle.

    Nell’esprimere la piena solidarietà del Partito Umanista nei confronti dei migranti in lotta a Milano e a Brescia, ci preme invece ribadire il nostro punto di vista, condiviso con tante altre organizzazioni all’interno del coordinamento di Stop Razzismo:
    – piena autodeterminazione e libera circolazione di tutte le persone contro tutte le logiche basate sulla difesa delle frontiere e dei confini nazionali;
    – solidarietà e accoglienza per tutti gli immigrati per costruire nella società libertà e sicurezza per tutti;
    – schieramento a fianco dei popoli e delle etnie per la loro libera autodeterminazione e per la pace, contro le guerre e tutti gli atti bellicisti, terroristi, etnocidi che hanno una matrice razzista e oppressiva;
    – libertà di espressione e di credo religioso contro tutte le misure di carattere liberticida e repressivo.

    PARTITO UMANISTA
    http://www.partitoumanista.it
    info@partitoumanista.it

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