È indubbio che il continente africano sia entrato nel XXI secolo senza che molti dei suoi annosi problemi siano stati risolti. I conflitti e la violenza, i problemi della povertà, le questioni territoriali, una rapida urbanizzazione, la disuguaglianza di genere, la governance delle città, l’insicurezza alimentare, sono, infatti, alcune delle problematiche che, indubbiamente, non vanno ad occupare una posizione subordinata sul ruolo del continente africano nel XII secolo.
Walter Rodney, noto storico panafricano, spesso sottolinea come il colonialismo e il neocolonialismo siano un gravoso handicap per l’Africa. Non per nulla, per Walter Rodney il peso del passato è un qualcosa di cui soffre l’Africa, i cui effetti si fanno ancora sentire. Di certo, la tratta degli schiavi, il colonialismo e la dominazione neocoloniale, hanno, congiuntamente, portato alla soppressione delle libertà, alla violazione dei diritti umani e della dignità dei popoli del continente, nonché al saccheggio delle risorse umane, naturali e intellettuali, ovvero a quello che Walter Rodney ha definito come il sottosviluppo del continente africano.
All’alba del XXI secolo, quindi, tra i principali svantaggi del continente, troviamo aspetti di fondamentale importanza come, per esempio, un panorama politico frammentato, una assenza complessiva di moderne tecniche di produzione, trasporti e collegamenti insufficienti, carenti e, alle volte, inesistenti, una struttura economica a dir poco estroversa, così come un basso livello di istruzione di molti africani. È tuttavia, da considerare che, seppure il colonialismo e il neocolonialismo abbiano defraudato l’Africa, l’attuale classe politica e dirigente africana sia latente. Non per nulla, è sotto gli occhi del mondo come chi è alla guida degli stati africani, sia, in buona parte, molto lontano a pensare agli interessi dei popoli africani.
In altre parole, appare non esservi un generale sviluppo di strategie politiche ed economiche se non sviluppate da interessi personali. In vero, l’Africa alla fine del primo ventennio del XXI secolo, seppure non sia esattamente la stessa dei primi anni sessanta, ovvero quando si era appena liberata dal dominio coloniale, si trova a dover affrontare delle gravose problematiche, la maggior parte delle quali sono ancora in attesa di soluzioni.
Se può essere piacevole dilettarsi con le scommesse netbet, tuttavia sarebbe quanto mai errato pensare di affrontare le sfide di oggi, oltretutto in contesto generalmente globalizzato, con la medesima leggerezza.
La riflessione, pertanto, dovrebbe anche esplorare strade quali la mobilità delle popolazioni africane, le sue conseguenze in termini di cittadinanza e diritti e il suo impatto sulle relazioni di genere. Di conseguenza, le questioni di governance e di sviluppo, debbono essere affrontate e risolte con una maggiore attenzione, visto che, sempre più, vanno ad assumere una particolare portata e rilevanza.
Certo, ci sono stati molti risultati in termini di sviluppo sociale ed economico, così come sono stati compiuti enormi progressi nel settore della sanità e dell’istruzione e, in alcuni paesi africani si è, perfino, visto costruire dei sistemi di governance democratica.
Tuttavia, anche con queste recenti trasformazioni, sono ancora molteplici le principali sfide che il continente africano deve affrontare. In effetti, andando a concludere, l’Africa sta ancora vivendo il paradosso di avere poveri che vivono in paesi ricchi di risorse naturali.