Ieri sera, domenica 1 novembre 2015, a Roma al centro culturale Mitreo Iside, la chiusura della 13/ma edizione di “Ottobre africano”, con il concerto di Fiorella Mannoia e l’ultima tappa di “IncontroCucina”
Roma, 2 novembre 2015 – 4 continenti, 16 comunità coinvolte, 72 eventi, 33 giorni, 8 città italiane, 1 solo obiettivo: abbattere le frontiere tra i popoli. Sono questi i numeri della 13/ma edizione di “Ottobre africano”, il festival diretto da Cléophas Adrien Dioma, dedicato alle voci più rappresentative dei Paesi dell’Africa.
La grande festa di chiusura di ieri, domenica 1 novembre 2015, a Roma al centro culturale Mitreo Iside e i tanti appuntamenti che nel mese di ottobre hanno animato lo Stivale in lungo e in largo, hanno dimostrato che l’integrazione non solo è possibile, ma è anche e soprattutto il nostro futuro, la nostra speranza e ricchezza.
Dal Mali al Congo, da Capo Verde al Kenya, passando per Madagascar, Ruanda, Burkina Faso, Tunisia, Ghana, Marocco. E ancora, Ecuador, Perù, Bolivia, Venezuela, El Salvador, Filippine, Ucraina e naturalmente Italia.
Un viaggio intorno al mondo lungo un mese che ha portato alla scoperta di tradizioni, sapori e ritmi a noi ancora poco noti. E che ci ha fatto ricordare, a scapito delle politiche di chiusura e di xenofobia a cui siamo tristemente abituati, quanto la pluralità linguistica, somatica e culturale sia preziosa per ciascuno di noi.
“Abbiamo il dovere di scambiarci i nostri sapori e saperi”, ha ricordato ieri sera Fiorella Mannoia, madrina della manifestazione. “Mi dispiace solo per coloro che non godono di queste occasioni di incontro e di dialogo. Noi stasera siamo più ricchi. Viva l’umanità, restiamo umani!”.
Un’umanità che è stata rappresentata sia attraverso la musica, con il concerto finale di artisti internazionali, aperto dalla stessa Mannoia sul palco insieme a Gabin Dabiré per interpretare la sua prima canzone “Se solo mi guardassi”, sia attraverso il cibo, con l’ultima tappa di “IncontroCucina”, la competizione gastronomica organizzata in collaborazione con Il Genovino D’Oro e Slow Food.
Un vero e proprio “Master Chef” in salsa etnica, ma alla rovescia: nessun vincitore è stato infatti decretato, tutti i partecipanti sono stati premiati dalla giuria per le loro abilità culinarie e per il racconto delle loro esperienze.
Da venerdì 30 ottobre sono tanti gli ospiti che hanno varcato la soglia del centro culturale Mitreo Iside. Christiana Ruggiero ha commosso tutti con la presentazione del suo libro “Dall’inferno si ritorna” (Giunti) e la storia vera della piccola Bibi durante il genocidio del 1994 in Ruanda.
Mentre Sihem Zrelli, presidente dell’associazione donne tunisine in Italia, insieme a Imen Ben Mohammed, deputata al Parlamento in Tunisia, hanno condotto l’incontro “Oltre il Hijab”, parlando di velo islamico e di religione, di libertà di espressione e di scelte.
Ampio spazio è stato dedicato al divertimento. In un tripudio di profumi e sapori, le comunità straniere – tra cui il Perù della chef Elsa Javier – hanno condiviso le proprie tradizioni culinarie accontentando i palati più esigenti. Mentre le sfilate di abiti africani tradizionali e moderni arricchivano la sala di fogge, colori e tessuti.
Sabato 31 ottobre è stata invece la giornata della trasmissione dei saperi. Laboratori di ogni genere si sono alternati uno dopo l’altro coinvolgendo le persone presenti ora in un ballo boliviano, ora nella preparazione dei rissois, tipici antipasti capoverdiani, ora nella scoperta di frutta e spezie provenienti da tutto il mondo.
“Ottobre Africano” è stato organizzato da Le Réseau in collaborazione con le associazioni Renken, Nakiri, Piemondo, AfriCoeur, ABREER, Africa&Sport. È finanziato da MoneyGram, Legacoop Sociali, Fondazioni4Africa, Cognac OT e Eyewear, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale,Expo Milano 2015, Francofonia Italia, Iniziativa “Italia Africa”, Collegio degli ambasciatori Africani a Roma, Roma Capitale, OIM, UNAR. È inserito negli eventi dell’Anno Europeo per lo Sviluppo. Media partner Roma da Leggere, Redattore sociale, Africa News.
Alla realizzazione hanno contribuito inoltre: FFF2015 – Festival della Narrativa Francese (Festival de la fiction française) organizzato dall’Institut français Italia/Ambasciata di Francia in Italia, Institut français Saint-Louis de Rome, Alliance Francaise di Torino, AMREF, Redani, Migrantour, SlowFood-Terra Madre, QuestaèRoma, Genovino D’Oro, Circolo Culturale il Monk, AfriCoeur, 66thand2nd, Edizioni Nottetempo, Casa delle Letterature, Summer School, Africa e Affari.
Fonte: comunicato stampa