In Libia armi e grilletti delle forze che hanno scalzato Gheffafi sono puntati sulla roccaforte lealista di Bani Walid.
Il Consiglio nazionale di transizione invita ad attendere prima di sferrare l’offensiva.
Ma i giovani shebab scalpitano. E i loro capi spiegano che la resa dei conti è vicina ma che stanno tenendo a freno i loro uomini per evitare di colpire i civili intrappolati in quella che è ormai una città fantasma.
“Non vogliamo combattere contro il nostro popolo” ribadisce Salah uno dei comandanti ribelli.
Fonte: euronewsit