Questa notte Wikileaks ha reso pubblici due documenti riservati dell’Unione Europea, nei quali si delinea l’intervento militare contro i barconi che trasportano gli immigrati dalla Libia verso l’Italia. Il più significativo dei due documenti è stato scritto dai responsabili militari e della Difesa degli Stati membri dell’UE. Il piano è stato formalmente approvato il 18 maggio scorso dai rappresentanti di tutti i 28 paesi aderenti.
È importante sottolineare come uno dei documenti riconosca che “l’obiettivo politico dell’intervento militare non è chiaramente definito” e raccomanda che la Commissione Europea realizzi ulteriori indicazioni.
I documenti parlano di un’operazione militare contro le reti di trasporto di rifugiati e delle infrastrutture ma parlano anche dei dettagli dei piani per condurre operazioni militari per distruggere in territorio libico le barche usate per il trasporto di migranti e rifugiati impedendogli così loro di raggiungere l’Europa. Il documento è elaborato dal EEAS [European External Action Service] e dal Single Intelligence Analysis Capacity (SIAC) ossia dai servizi segreti europei.
Il piano riconosce anche la possibilità dell’uso della forza militare da parte della UE contro gruppi come ISIS ‘all’interno del territorio sovrano libico’:
“La minaccia della forza dovrebbe essere riconosciuta, in particolare durante le attività come l’imbarco e quando si opera sul territorio o in prossimità di una costa protetta, o durante l’interazione con navi in mare. La potenziale presenza di forze ostili, estremisti o terroristi, come Da’esh (nome arabo dell’Isis) dovrebbe anche essere presa in considerazione”.
I documenti segnano un cambiamento dalla precedente strategia militare dell’UE prima dichiarata come mirata alle infrastrutture civili in Libia. Numerosi paesi dell’Unione europea, tra cui Belgio, Bulgaria, Danimarca, Francia, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Romania, Spagna, Svezia e Regno Unito hanno partecipato a attacchi aerei NATO sulla Libia nel 2011.
Il piano riconosce che l’Unione Europea rischia pubblicità negativa ‘ qualora le eventuali perdite umane venissero attribuite, correttamente o meno, all’ azione o alla inazione inazione dalla forza dell’UE’. Per gestire questo rischio di immagine, i documenti raccomandano “una strategia d’informazione dell’UE sin dall’inizio” al fine di “facilitare la gestione delle aspettative”. Il Consiglio Militare dell’Unione Europea considera essenziale fin dall’inizio una strategia mediatica per enfatizzare gli scopi dell’operazione e per facilitare la gestione delle aspettative. ” Operazioni di informazione militare dovrebbero essere parte integrante di questa missione europea”. Essi riconoscono anche la “necessità di calibrare l’attività militare’ particolarmente sia nelle acque libiche che a terra “, al fine di evitare di destabilizzare il processo politico, provocando danni collaterali, interrompere l’attività economica legittima o la creazione di una percezione di avere scelto una fazione contro l’altra.
WikiLeaks rende pubblico il Documento nr. 1 dal titolo “Consigli del Comitato Militare sul Progetto CMC ossia Concetto di Gestione della Crisi (struttura creata ad hoc dall’Unione Europea, ndr) per una possibile operazione PSDC per smantellare le reti di traffico di esseri umani nel sud del Mediterraneo centrale”. Qui il documento in inglese
“Il Piano classificato dell’UE, è stato approvato dai capi di difesa stati membri dell’Unione Europea, per un anno (almeno) prevede un’operazione militare contro le reti e le infrastrutture di trasporto dei rifugiati del Mediterraneo, tra cui la distruzione di barche ormeggiate e le operazioni all’interno dei confini territoriali della Libia. Il documento è significativo. Stabilisce l’obiettivo dei Capi della Difesa dell’UE: schierare la forza militare contro le infrastrutture civili in Libia per fermare i flussi di rifugiati. Dati i precedenti attacchi sulla Libia da parte di diversi membri europei della NATO e le riserve accertate di petrolio della Libia, il piano può portare ad ulteriore coinvolgimento militare in Libia. Formalmente, il documento è stato approvato dal Consiglio militare del Comitato Militare dell’Unione Europea (EUMC), dal Comitato Politico e di Sicurezza (CPS).
Il secondo documento rilevato da WikiLeaks è titolato: “PMG Raccomandazioni relative al progetto di Concetto di Gestione della Crisi per una possibile operazione PSDC per smantellare le reti di contrabbando umani nel sud Mediterraneo Centrale”. Qui il documento in inglese
“Questo è il documento di raccomandazioni del Gruppo politico-militare (PMG) e del Comitato per gli aspetti civili della gestione delle crisi (CIVCOM), che lavorano con il supporto del Segretariato generale del Consiglio in seno al Consiglio dell’Unione europea, per il Comitato Politico e di Sicurezza (CPS).. Il 5 Maggio 2015 il CPS ha discusso una possibile operazione militare dell’UE CSPD smantellare le reti di tratta di esseri umani nella centrale regione del Mediterraneo meridionale, tra cui il sequestro e la distruzione di navi da trasporto, sulla base del Concetto di Gestione delle Crisi (CMC) “.
Fonte: contropiano.org