Il presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe, ha detto ieri che i diamanti del paese dovrebbero essere una risorsa per tutta la nazione. Mugabe lo ha sottolineato in un discorso in cui raccomandava ai politici di limitare l’appettito per l’arricchimento personale.
“I diamanti non dovrebbero finire nelle tasche di pochi individui,” ha detto Mugabe davanti a migliaia di persone durante il funerale di sua sorella Sabina davanti a un santuario dedicato agli eroi della guerra d’indipendenza dello Zimbabwe.
“Dovrebbero essere un aiuto a far prosperare l’intero paese. Coloro che hanno un grande appettito per l’arricchimento personale, per piacere limitatelo. Controlleremo affinché le rendite siano collettive e non individuali,” ha detto. “I leaders devono essere orientati verso la gente. Bisogna rispondere alle domande delle persone e non alle esigenze delle nostre tasche”.
Domenica scorsa ha aggiunto inoltre che “ci sono grandi prospettive per lo sviluppo del settore dei diamanti affinché diventi uno dei motori dello sviluppo economico del paese”.
Il presidente Mugabe ha poi condannato le sanzioni imposte dall’occidente e la volontà di quest’ultimo di intromettersi nella politica del paese. “Abbiamo inviato una delegazione multipartitica all’Unione Europea affinché cerchi di rimuovere le sanzioni,” ha detto Mugabe. “Quella delegazione è tornata a mani vuote.”
“Le sanzioni devono finire. Stanno facendo del male alla nostra gente indipendentemente dalla loro appartenenza politica. Ancora oggi siamo trattati come se non fossimo i proprietari del nostro paese, come se lo Zimbabwe fosse proprietà dell’Europa e dell’America”, ha aggiunto.
Fonte: Sapa
In considerazione del fatto che Robert Mugabe governa il paese dal 18 aprile 1980, ovvero da oltre 30 anni, mi sembra una riflessione tardiva. Purtroppo la storia coloniale e post-coloniale africana ha insegnato che possedere risorse (cosa non inusuale in Africa) è una sventura per la popolazione.