I CIE GALLEGGIANTI DI PALERMO

Si è svolto oggi, domenica 25 settembre nel pomeriggio, un presidio per chiedere l’immediata liberazione dei migranti tunisini detenuti illegalmente nelle navi ormeggiate al porto di Palermo e provenienti da Lampedusa. Dopo aver sostato all’ingresso principale antistante Via Amari, il presidio si è successivamente spostato verso i Cantieri navali.

La Rete Primo Marzo ha sempre denunciato la detenzione dei migranti nei CIE, chiedendone la loro chiusura in quanto violano i diritti umani e non sono compatibili con la Carta Mondiale dei Migranti ratificata a Gorée in Senegal lo scorso febbraio e adottata dal Movimento.

Le navi su cui sono attualmente trattenute le persone rappresentano a tutti gli effetti dei CIE “galleggianti”, tanto è vero che nessuno vi può accedere, eccetto i parlamentari nazionali e le organizzazioni che hanno una convenzione con il Ministero per attività interne.

In continuità con l’iniziativa LasciateCIEntrare nazionale e internazionale che intende reclamare il diritto ad accendere i riflettori su queste strutture e sulle persone che vi sono trattenute, il deputato siciliano Tonino Russo ha potuto accedere alle due navi ancora presenti nel porto.

Secondo quanto riferito, i migranti – pare non soltanto di nazionalità tunisina – sarebbero 352, di cui 151 sulla Moby Audacia e 201 nella Moby Vincent.

Tra questi risultano alcuni malati e feriti che si trovano attualmente all’ospedale Civico di Palermo. Alle persone non viene fornito nessun oggetto – lamette, forchette metalliche, ecc. – che possa essere utilizzato per atti di autolesionismo.

Purtroppo anche qualsiasi possibilità di comunicazione con l’esterno viene preclusa dal ritiro di tutti i telefoni cellulari. D’altra parte secondo quanto riferito dal deputato, alle persone trattenute non viene fornita un’informazione chiara sulla loro destinazione e sul loro futuro.

La Rete Primo Marzo chiede:

  • che vengano rispettati i diritti fondamentali delle persone secondo la Carta Mondiale dei Migranti e il Diritto nazionale e internazionale;
  • che venga rispettato il Diritto di libera circolazione;
  • che a tutte le persone attualmente trattenute sulla navi venga riservata un’accoglienza dignitosa e secondo quanto previsto dalla legge;
  • che l’informazione possa liberamente circolare dall’esterno all’interno e viceversa;
  • che, infine, il Governo renda pubblici i contenuti degli accordi di respingimenti con la Tunisia e con gli altri Paesi di provenienza dei migranti.

 
Cécile Kyenge Kashetu
…..” Je fais le rêve que mes jeunes enfants vivront un jour dans une nation où ils ne seront pas jugés par la couleur de leur peau, mais par le contenu de leur personne. Je fais ce rêve aujourd’hui ! “….M.L.King

 

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