Insingizi, un gruppo musicale dello Zimbabwe che canta “a cappella”, ha animato la serata della città di Magliano con i caratteristici pantaloni, gli stivali di plastica e le meravigliose armonie.
“Gli Insingizi – è scritto nel sito web del Vox mundi festival che ha ospitato gli artisti – presenteranno il classico stile vocale africano mbube, il canto degli operai zulu reclutati nelle campagne e portati a lavorare in miniere lontane da casa. Gli Insingizi eseguiranno inoltre la “gumboot dance”, la danza che i minatori sudafricani inventarono come linguaggio segreto per comunicare fra di loro nonostante il divieto dei bianchi, eseguita battendo ritmicamente le mani sugli stivali”.
Il gruppo comprende Dumisani Ramadu Moyo, Vusimuzi Vusa Ndlovu e Blessing Nqo Nkomo. Tutti vivono in Austria.
Il trio ha partecipato al Vox Mundi Festival che è iniziato a luglio e terminerà il 19 agosto con l’artista portoghese Bevinda.
Il concerto è durato per oltre due ore e mezza senza che la folla si sentisse mai stanca o annoiata. Al contrario ha chiesto il bis.
Oltre ai propri pezzi, il gruppo ha anche cantato canzoni di altri artisti. Tra questi Black Umfolosi e Black Smith Mambazo, come specificato dagli Insingizi.
Il trio ha attirato l’attenzione del pubblico con canzoni come Homeless, The lion sleeps tonight, Amasango, Isiqoqodo e molte altre.
Il concerto è stato estremamente divertente soprattutto per il fatto che la folla ha preso parte allo spettacolo cantando e ballando. Per alcune canzoni gli artisti hanno insegnato al pubblico come pronunciare le parole e poi le hanno cantate insieme. Il pubblico era assolutamente affascinato dal suono della lingua Ndebele che non poteva capire perfettamente. Gli Insingizi hanno ricevuto una standing ovation per la loro eccezionale performance.
Oltre al divertimento, c’è stato anche spazio per il pensiero visto che il gruppo ha dedicato una canzone alle guerre in corso in Georgia, ai problemi in Sudan, Zimbabwe, Iraq e in molti altri paesi.
Il trio, che è conosciuto a livello internazionale, ha suonato in Austria, Canada, Polonia, Zimbabwe e in molti altri paesi europei.
Di Rhodah Mashavave