Relazioni 'Sud-Sud' nella 4a ricerca Ambrosetti

LE RELAZIONI ‘SUD-SUD’ AL CENTRO DELLA QUARTA INDAGINE SULL’AFRICA CONDOTTA DA THE EUROPEAN HOUSE – AMBROSETTI

I rapporti fra e con i Paesi del Sud del mondo sono uno dei punti nodali della ricerca condotta da The European House – Ambrosetti e finalizzata a fornire una fotografia aggiornata sulla situazione socio-economica dell’Africa.

L’Asse Sud-Sud

Dietro la straordinaria crescita che ha caratterizzato l’Africa fino al 2008 e dietro il rapido recupero dalla crisi c’è una delle forze più dinamiche dell’attuale scena economico-politica internazionale: l’interscambio tra Paesi del Sud del mondo che solo vent’anni fa ammontava al 7,8% del commercio globale ma che nel 2008 era pari al 19%.

L’Africa è al centro di questo flusso di merci e capitali che viaggiano lungo la rotta che collega la Cina al Brasile passando per l’India.

Ad attrarre le economie in piena espansione è soprattutto la ricca dotazione di materie prime di cui dispone il Continente, tuttavia l’Africa è concepita anche come un’opportunità di investimento e un mercato per manufatti.

L’intensificarsi delle relazioni Sud-Sud ha intaccato la supremazia dei Paesi sviluppati nei rapporti economici ma anche politici con l’Africa.

A metà degli anni Ottanta l’interscambio con l’Unione Europea costituiva il 55% del commercio africano, nel 2008 era inferiore al 40%.

L’avanzata della Cina

L’Africa rimane ancora una destinazione minore per i flussi di capitali cinesi, tuttavia l’interesse della Cina a investire nel Continente è cresciuto.

Gli Investimenti Diretti Esteri della Cina erano 551 milioni nel 2000 e hanno raggiunto quota 7,8 miliardi di dollari alla fine del 2008.

I principali riceventi sono Paesi ricchi di risorse:

    Sudafrica (3 miliardi di dollari),
    Nigeria (796 milioni),
    Zambia (651 milioni) e
    Algeria (509 milioni),

ma tra i primi dieci figurano anche Tanzania, Madagascar ed Etiopia, a conferma che la strategia di espansione della Cina in Africa passa anche attraverso investimenti in altri settori, come quello agricolo e quello manifatturiero.

L’ambito dove la Cina si è dimostrata più attiva è senza dubbio quello della costruzione di infrastrutture: strade, ferrovie, palazzi governativi, centrali idroelettriche.

Tra il 2001 e il 2007 la Repubblica Popolare si è impegnata in progetti per quasi sedici miliardi di dollari, tra i quali la riabilitazione di 1.350 chilometri di ferrovie e la costruzione di altri 1.600 chilometri, la riparazione e la realizzazione di 1.400 chilometri di strade, il finanziamento di una decina di dighe.

Alleanza Brasile-Africa

Dal 1990 al 2008 l’interscambio tra il Brasile e l’Africa è passato da 700 milioni di dollari a 26,3 miliardi. Un balzo legato soprattutto alle esportazioni di petrolio e risorse minerarie da un pugno di Paesi che costituiscono i maggiori partner commerciali del Brasile:

    Nigeria (32%),
    Angola (16%),
    Algeria (12%),
    Sud Africa (10%).

La società petrolifera statale brasiliana Petrobras è presente in Libia, Nigeria, ma soprattutto in Angola dove ha annunciato di volere investire 3 miliardi di dollari nella produzione di petrolio entro il 2012.

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