Palermo, 10 dicembre 2010 – Giovanni Puglisi è stato confermato presidente della Fondazione Banco di Sicilia.
Il professore Puglisi, che ha già guidato l’ente nel quinquennio 2005-2010, è stato nominato oggi dal Consiglio Superiore della Fondazione e guiderà l’ente per il prossimo quinquennio.
Il Consiglio Superiore, successivamente, ha nominato quale vicepresidente dello stesso Consiglio Superiore l’Arcivescovo emerito di Catania, Monsignor Luigi Bommarito.
“Ringrazio per la fiducia accordatami – sottolinea il presidente Puglisi – che conferma l‘azione svolta nel mandato quinquennale appena concluso, in cui, in pieno accordo con gli organi statutari della Fondazione Banco di Sicilia, abbiamo posto al centro del nostro operato i valori derivanti dall’identità storico-culturale siciliana, nell’ottica di un progetto avanzato di sviluppo economico e culturale, integrato con i bisogni di una società in evoluzione”.
“In questo quinquennio – aggiunge il professor Puglisi – abbiamo lavorato in piena sintonia con tutti, dal Ministero dell’Economia e delle Finanze alla Regione Siciliana, dagli Enti territoriali al mondo dell’imprenditoria e del commercio, dal mondo del volontariato a quello accademico: con tutti abbiamo tenuto lo stesso atteggiamento di rispettoso confronto, misurando in tutte le circostanze le nostre decisioni e le nostre azioni, senza influenze o differenze ideologiche, culturali o politiche. Analogo rapporto abbiamo intrattenuto con l’Autorità di Vigilanza, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, presso il quale abbiamo avuto sempre attenzione e rispetto, anche nei momenti più difficili e complessi dei rapporti con le capogruppo bancarie che si sono succedute in questo quinquennio, Capitalia prima e Unicredit poi. Il bilanciamento della nostra azione amministrativa, che ha caratterizzato tutto il quinquennio, tra difficoltà – in verità crescenti nell’ultimo anno – e politica di valorizzazione del patrimonio esistente, attraverso anche azioni esemplari di ulteriore patrimonializzazione, è chiarificatore di tali sereni rapporti.
“Nell’oggettiva difficoltà di gestire una realtà carica di storia – prosegue il presidente della Fondazione –, la storia ricca e gloriosa del vecchio Banco di Sicilia, una delle quattro Banche che battevano moneta, che ci ha portato a essere la più “ricca” delle “sette sorelle” del sistema delle Fondazioni bancarie del Sud (solo 7 Fondazioni su 88 esistenti in tutta Italia), abbiamo tenuto alto il prestigio della storia e del nome, restando oggi l’ultimo angolo della memoria culturale ed economica di un sistema pur sempre prestigioso, seppur decaduto. Un angolo straordinario di una terra davvero straordinaria”.
“Un’azione, la nostra – conclude Il presidente Puglisi – che non è passata inosservata e grazie alla quale sono state possibili collaborazioni con importanti realtà d’eccellenza presenti nel nostro Paese; un’azione, che intendiamo perseguire anche negli anni a venire, fermi nella determinazione di moltiplicare l’impegno profuso per interventi di alto profilo che possano dare risposte utili alla collettività e contribuire allo sviluppo del Sistema Sicilia”.
Ufficio Stampa per la Fondazione Banco di Sicilia:
Cantiere di Comunicazione
Foto: Ewanfoh Obehi Peter
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