Quanto è importante questo forum per il dibattito sull’Africa?
E’ importante perché qui sono presenti degli stakeholders che potrebbero dare una mano sia dall’interno che dall’esterno. Da questo punto di vista ci piacerebbe raccogliere quante più idee è possibile raccogliere. Stanno cambiando molte cose per quanto riguarda le città africane. Sono sicuro che nei prossimi due, tre anni la maggior parte delle città africane affronterà dei programmi di riorganizzazione. Molte di queste avranno collaborazioni con paesi europei ed asiatici.
Noi ci troviamo qui perché Ambrosetti ci ha riconosciuto nel nostro lavoro nel master plan di Dar Es Salaam. […] Così ci hanno invitato a questa conferenza. Quindi c’è una continuità nel nostro lavoro. Qui riusciamo a consolidare tutto ciò che abbiamo fatto finora. Non è facile perché le idee che condividiamo qui verranno condivise anche con altre città.
E’ ottimista sul futuro dell’Africa?
Certamente. Dipende come lo affrontiamo. Bisogna avere un equilibrio tra modernità, tecnologia e comprensione delle identità locali, degli ambienti locali, della natura. Abbiamo visto come si sono sviluppate le città dai tempi delle colonie. Abbiamo visto dei cambiamenti nelle culture e identità locali. Oggi siamo in grado di correggere tutto ciò. Quindi sì vediamo un buon futuro per le città africane
Che lasso di tempo? 5, 10, 20 anni?
Sì stiamo parlando di un lasso di tempo di 20 anni. Cioè 20 anni è il termine temporale per poter vedere i risultati di ciò che stiamo cercando di fare.
Interview with Camilius Lekule, Ardhi university di afrikanews
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