Il Forum sull’Africa di Taormina è iniziato ieri con molta attenzione e partecipazione da parte del pubblico proveniente dall’Africa, dall’Europa e da altri continenti.
L’evento, che è giunto quest’anno alla sua terza edizione, è iniziato alle 15.
L’incontro è stato introdotto da Giovanni Puglisi, presidente della fondazione Banco di Sicilia, seguito da Ivanhoe Lo Bello, presidente di Confindustria Sicilia.
Entrambi hanno sottolineato l’importanza dell’Africa per la Sicilia e l’Europe. Il fatto che l’incontro sia giunto alla sua terza edizione, hanno detto, significa che l’interesse sta crescendo.
Il forum è iniziato con il tema “lo scenario geopolitico e il futuro dell’Africa“. Pierre Ewenczyk, senior economist a Parigi, Francia, per il FMI (Fondo Monetario Internazionale) ha avviato il forum con il suo discorso. Ewenczyk ha detto: “l’Africa è una vittima innocente della crisi”.
Il governatore della banca centrale dello Zambia, Caleb Fundanga, Dominick Salvatore (consulente della South African Reserve Bank) e l’economista Jean-Paul Fitoussi hanno seguito. Fitoussi ha detto: “Questa crisi è iniziata nel cuore del sistema economico, cioè negli Usa, ma i danni hanno interessato maggiormente altri paesi anzicché gli Usa”.
Altri relatori nella seconda parte della prima giornata del forum sono stati: il premio Nobel per l’economia, James Heckman, il fondatore di One Laptop per Child, Nicholas Negroponte, il responsabile degli Affari Africani della Lega degli Stati Arabi, Zeid Al Sabban, la fondatrice del centro per i diritti umani Robert F. Kennedy, Kerry Kennedy, professore di demografia all’università La Sorbonne, Gérard-François Dumont, coordinatore del Nepad, Bankole Adeoye.
Durante il dibattito una persona in sala ha risposto al discorso di Kerry Kennedy, che contestava la mancanza di diritti umani in Cina e in particolare in Tibet, affermando che il Dalai Lama è un “capo dei proprietari di schiavi”.
Il forum è organizzato dalla Fondazione Banco di Sicilia e da The European House Ambrosetti.