Film: “L’uomo che cerca parole”

Un libro e un film che raccontano di Tonino Melis, antropologo sardo alla ricerca del ‘superfluo’ in Africa.

“L’uomo che cerca parole”
(Film + Libro)

Ideato e sceneggiato da Mario Ghiretti per la regia di Gigi Dall’Aglio
(TRAILER **http://www.youtube.com/watch?v=lLv-iufmjw0)
con presentazione di Giulio Albanese

“Ho letto e visto L’uomo che cerca parole. Sorprendente, fuori categoria.

Un prodotto tanto laico da diventare quasi religioso nel soggetto come nella realizzazione.

Cento pagine e cento minuti d’aria
fresca che fanno bene a tutti, senza posizioni di principio”.

Giulio Albanese, giornalista e fondatore di MISNA (Missionary Service News Agency).

Antonino Melis, detto Tonino è sardo. Prima è sardo e poi il resto. È missionario saveriano e linguista e antropologo, un uomo di Dio, un uomo in carne e ossa che in una delle tante periferie del mondo
pratica una rara virtù, quella dell’interculturalità.

Ha deciso di rinascere al centro del continente africano, nella regione abitata dal popolo Masa tra Camerun e Ciad e da vent’anni lavora alla scrittura del vocabolario della lingua masa. Scrivere un
vocabolario significa codificare una lingua, dare una storia ad ogni
parola, raccontare una cultura e consegnarla alle generazioni future.
Significa riconoscere la dignità di una lingua e di un popolo come
materia di studio e riflessione.

“L’uomo che cerca parole” è il film che narra questo progetto:
“è la storia prima di una ricerca e poi del ricercatore – racconta
Ghiretti – tengo molto a questa gerarchia”.

..E si scopre che presso i Masa non esiste la parola ‘superfluo e
che anima ha la stessa traduzione di ombra’.

Un lavoro difficile che diventa percorso di vita, con dubbi, ricordi, ansie e inquietudini.

“Per favore, attenzione, attenzione… Sapete dirmi se nella vostra famiglia si butta qualcosa, qualsiasi cosa, magari le budella di una gallina o degli occhi del toro? Magari le scarpe rotte di plastica, magari la catena della bicicletta che si è spezzata. Esiste qualcosa di superfluo? Superfluo, capite? Che non serve a nulla… a nulla… In francese si dice superflu, e in masa?

Gli animatori non sembrano animarsi. Ci pensano…uno dice che una volta sua madre voleva buttare un sacco di riso pieno di vermi, ma poi ha bollito tutto. Ed era buono. Ridono tutti.”

(Scena otto. Dove si parla di cibo, correzioni registrazioni, pag.103)

Il film- documentario, già presentato con successo in diversi festival cinematografici, ha partecipato *come /proiezione speciale/** al Terzo Millennio Film Festival 2008 di Roma*, alla *XX edizione del Festival del cinema africano e latino americano a Milano* ed è stato presentato al *Rhode Island International Film Festival negli Usa.*

Lo sceneggiatore:

Mario Giretti nasce a Parma nel 1946, dal 1964 è attore nel Teatro
Universitario di Parma, con il quale partecipa ai più importanti Festival Europei ed extraeuropei. Nel 1969 diventa direttore dello stesso Teatro partecipa alle prime campagne per la ricerca etnomusicologica in Italia con Gianni Bosio e Roberto Leydi. Nel
1981 inizia l’attività di produttore di programmi in multivisione titolare di uno dei primi studi in Italia ad adottare questa tecnica audiovisiva. Collabora come visual designer (scenografie virtuali) alla produzione di spettacoli teatrali ed opere liriche. Dopo vari viaggi nel continente africano, progetta -con il contributo del Ministero degli Affari Esteri- due grandi mostre itineranti sul continente, Chiama l’Africa nel 1996 e Persone nel 2008, che visitano complessivamente 60 città italiane. L’ultimo evento è stato ospitato a Bruxelles nel palazzo della Comunità Economica Europea
(settembre 2008) in occasione di un meeting mondiale sull’Africa.

Il Regista:

Gigi Dall’Aglio, regista e attore, in alcune occasione anche scenografo e costumista. Ha realizzato più di 150 spettacoli tra prosa e lirica (di cui una dozzina regie televisive) presentati e realizzati in Italia e all’estero (varie città e capitali europee, Stati Uniti, Sud America, Australia, Africa). È stato socio fondatore di una delle prime cooperative di Teatro in Italia “La compagnia del Collettivo”, curatore e consulente di convegni nazionali e internazionali su temi teatrali, è attualmente impegnato nella didattica presso la Facoltà di Design e Arti di Venezia.

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