Storie che non sono una verità ma neanche una bugia, storie fantastiche che hanno fatto crescere migliaia di bambini africani nelle savane e nelle foreste.
Sono le fiabe raccolte nel libro “Agulu Raai. Quando la fiaba diventa scuola di vita” del griot Koffi Michel Fadonougbo, che sarà presentato questa sera alle 21.00 a Peschiera Borromeo durante la Festa della Gente dell’Associazione Auser.
Augulu Raai non è una semplice raccolta di fiabe.
E’ una scuola di vita, lezioni tratte dalla società tradizionale africana.
I personaggi sono tutti uguali e importanti, animali o umani, spiriti buoni o cattivi, essere viventi e inanimati: tutti contribuiscono alla formazione delle norme, dei tabù, dei divieti che favoriscono la convivenza pacifica nelle comunità.
Così, il linguaggio semplice e immediato della fiaba permette di spiegare ai più piccoli i concetti più complessi del pensiero politico e sociale.
“Credo molto nel potere delle fiabe – spiega Koffi Michel. Con la mia associazione, Compagnia Africana, abbiamo organizzato molti eventi per portare le fiabe nelle scuole. Io vengo da una società in cui la fiaba è molto importante e caratterizza alcuni momenti della vita della società. Come griot, sono l’erede di questa tradizione; perciò, cerco di riproporre o inventare delle fiabe, che hanno sempre però uno scopo educativo”.
Le fiabe diventano anche un mezzo di comunicazione interculturale: nel libro Gnampra, il grande narratore, racconta le sue storie ai bambini di Doissa, quelle stesse fiabe che, con un linguaggio senza tempo e senza frontiere, portano il loro messaggio profetico anche ai bambini italiani, avvicinando mondi molto distanti nella realtà, ma non nella fantasia.
Il 1 ottobre, il griot Koffi Michel sarà con la sua associazione Compagnia Africana a Milano, all’Arci Bellezza, per una serata di beneficenza, Alodo.
Il programma della serata prevede cena etnica, a base dei cibi tradizionali del Benin, seguita dal concerto del gruppo Benin Brothers.
I fondi raccolti saranno destinati al centro di sostegno dell’infanzia in difficoltà Danwilibese di Doissa.
Federica Pacella