Il virus A/H1N1 della febbre suina non è stato ancora segnalato in Africa centrale. Tuttavia le autorità politiche della regione si preparano a prevenire l’eventuale contagio.
Gabon, Repubblica Democratica del Congo e Ciad hanno già lanciato delle strategie per far fronte al propagarsi dell’influenza suina.
Nel Gabon, il 28 aprile 2009 il governo ha deciso di vietare le importazioni di maiali vivi e delle carni di maiale fino a nuovo ordine.
Giovedì 30, il ministro del Ciad con delega all’allevamento ha deciso la fine delle importazioni come misura di prevenzione contro l’introduzione della febbre suina nordamericana in Ciad. Secondo quanto stabilito nella decisione ministeriale, « E’ provvisoriamente proibito qualsiasi importazione di carne di maiale e la sua introduzione su tutto il territorio del Chad »
Nella Repubblica Democratica del Congo, il governo esorta tutti gli allevatori e gli agricoltori a vigilare rassicurando tuttavia i consumatori che nessun caso di febbre suina è stato segnalato.
Se da un lato tutte queste decisioni serviranno a prevenire la diffusione del virus A/H1N1 nella regione, dall’altro lato gli allevatori e altri commercianti che vivono del commercio del porco sono preoccupati per le perdite di guadagno che queste decisioni comporteranno. Ecco perché sarebbe una buona cosa che tutti questi governi che si sono mobilitati nella lotta contro la febbre suina prendano anche delle decisioni che proteggano coloro che vivono, in un modo o nell’altro, del commercio del maiale dal rallentamento delle loro attività a causa delle misure di prevenzione contro la febbre suina.