Quanto ricostruito nell’articolo comparso questa mattina su “Libero” dal titolo “Quando buonismo fa rima con masochismo. L’Italia dà a Tunisia, Somalia e Bolivia milioni per combattere l’epidemia” non trova alcun riscontro nei fatti.
La Farnesina ha già chiarito che è falso che l’Italia abbia donato 50 milioni di euro alla Tunisia. È altrettanto falso che l’Italia abbia donato 21 milioni di euro alla Bolivia per far fronte all’emergenza Covid-19. I 21 milioni cui si fa riferimento sono un credito – non ancora erogato – deciso in base a un accordo intergovernativo firmato il 15 maggio 2014 ed entrato in vigore il 14 maggio 2018.
I 200mila euro dati, invece al settore sanitario somalo, sono parte di un’iniziativa umanitaria del 2019 svolta di concerto con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Nell’ambito di questa iniziativa tali specifici fondi sono stati ridestinati solo successivamente alla dotazione di apparecchi per la diagnosi della pandemia in corso. Oltre i fatti c’è poi una questione di principio.
Nel frangente attuale, aiutare i paesi a rafforzare i loro sistemi sanitari è nell’interesse di tutti. Quando, nei prossimi mesi, come ci auguriamo, l’Italia sarà uscita dall’emergenza, dobbiamo evitare che l’epidemia ritorni attraverso i normali flussi di persone anche attraverso i nostri cittadini che viaggeranno verso paesi extra UE e che da questi paesi ritorneranno in Italia.
Infine, non possiamo dimenticare, in questi giorni in particolare, che la solidarietà è sempre stato un cardine della politica estera italiana. Le grandi iniziative di amicizia e vicinanza che stiamo vedendo in questi giorni lo dimostrano. Siamo un grande Paese e siamo fieri di questo.
Fonte: esteri.it