Il documento sulla sicurezza alimentare è stato approvato dai capi di stato e di governo riuniti a Roma fino a domani senza date di scadenza per gli impegni presi e senza il direttore generale della FAO, Jacques Diouf. Lo stesso ha espresso “insoddisfazione” – è scritto in una nota stampa della Farnesina.
“Noi Capi di Stato e di Governo siamo riuniti a Roma nel quadro del Vertice mondiale sulla sicurezza alimentare per prendere azioni urgenti per sradicare la fame nel mondo”.
Esordisce così il documento sulla sicurezza alimentare approvato dal vertice Fao per acclamazione che prevede cinque azioni da mettere in campo per combattere la fame, i cosiddetti “5 Principi di Roma per una sicurezza alimentare globale sostenibile”, e chiede anche ai governi di assicurare ai Paesi in via di sviluppo i soldi promessi.
“Nell’adottare questa dichiarazione – cita il testo – siamo d’accordo nel porre in atto tutte le azioni necessarie, a livello nazionale, regionale e globale, e da parte di ogni Stato e Governo, per bloccare immediatamente l’incremento delle persone afflitte dalla fame e ridurle significativamente”.
Per raggiungere questi obiettivi strategici il documento della Fao prevede cinque azioni prioritarie, innanzitutto un adeguato investimento nei programmi di sviluppo rurale predisposti dai singoli governi. Altra priorità indicata è la necessità di implementare il coordinamento strategico a livello nazionale, regionale e globale per migliorare la governance e promuovere una migliore collocazione delle risorse. Si passa poi a richiedere un approccio ‘binario’ che prenda in considerazione un’azione diretta per sradicare la fame nelle popolazioni più vulnerabili e l’adozione di programmi a medio e lungo termine per eliminare le cause di fondo della fame e povertà.