I social network si diffondono rapidamente nel continente africano trainati dalla crescita della telefonia mobile e degli utenti internet, a sua volta derivante dagli investimenti cinesi e indiani nel settore delle telecomunicazioni che hanno portato alla diminuzione del costo di queste tecnologie.La concorrenza tra i social netwoork per la conquista dell’Africa è sempre più serrata.
Al momento i tassi di crescita più elevati sono stati raggiunti da Facebook che, negli ultimi sette mesi, ha raddoppiato il numero degli utenti in alcuni paesi africani posizionandosi in cima alla classifica dei social netwoork tra la prima e la seconda posizione.
Il co-fondatore e amministratore delegato di Facebook, Mark Zuckerberg, ha capito l’importanza strategica dell’Africa e per superare gli ostacoli derivanti dall’arretratezza tecnologica ha puntato sulla diffusione della telefonia mobile.
L’intuizione ha avuto successo, l’Africa è il continente dove i tassi di crescita di Facebook sono i più elevati, tanto da raggiungere il numero di 28 milioni di utenti con un tasso di penetrazione ancora basso pari al 3,06% ma con grandi prospettive di ulteriore crescita degli utenti africani.
La diffusione di Facebook in Africa è ancora a macchia di leopardo. L’Egitto è al primo posto con circa 6,8 milioni di utenti di Facebook e un tasso di diffusione del 6,08% seguito dal Sud Africa con 3,9 milioni di utenti e dal Marocco con 3,3 milioni di utenti e poi dalla Nigeria, Tunisia e Kenya.
Colpiscono i dati della Tunisia, circa il 18% dei suoi giovani abitanti adopera Facebook ed è il paese africano con il più alto tasso di diffusione di Facebook.
Secondo gli analisti politici, la diffusione dei social network in gran parte dei paesi del Nord Africa ha avuto un ruolo fondamentale nelle rivoluzioni scoppiate nel corso del 2011.
Questo vale soprattutto per la Tunisia e l’Egitto dove il forte malcontento sociale originato dalla crisi economica ha avuto nei social network un amplificatore in grado di superare le rigide barriere della censura.
I social netwoork sono stati in grado non soltanto di diffondere le informazioni come del resto hanno fatto i canali televisi in lingua araba ma hanno funzionato come uno strumento in grado di formare e diffondere opinioni ed idee politiche tra tutte le persone connesse tramite la rete.
Risulta interessante il fenomeno della nascita di società africane di social networking come la sudafricana Mxit, utilizzata da oltre 10 milioni di utenti che in Sud Africa ha surclassato Facebook che si è fermata a 3,9 milioni di utenti.
La sudafricana Mxit sta conquistando posizioni importanti in tutto il continente dove ha raggiunto i 20 milioni di utenti.
Nonostante gli elevati tassi di crescita dei social netwoork, l’Africa ha un tasso di penetrazione che è il più basso tra tutti i continenti.
L’ostacolo più grande è rappresentato dalle carenze di reti telefoniche e di servizi che frenano la diffusione di internet.
In ogni caso, l’Africa costituisce un mercato dalle grandi potenzialità di sviluppo per i social netwoork che pianificano investimenti e affinano strategie commerciali per sedurre sempre di più gli africani.
Carmelo Panassiti