“In Africa, dove la mortalità materna raggiunge il 6%, la spesa sanitaria pro capite è 350 volte inferiore a quella degli Stati Uniti e meno del 50% della popolazione studia, la cooperazione sanitaria deve adottare un modello organizzativo basato sulla prevenzione e sulla formazione, utilizzando negli ospedali tecnologie semplici, a basso costo, e privilegiando le aree rurali”.
Questo il messaggio forte lanciato a Exposanità da Giambattista Parigi, Vice Presidente per la cooperazione Internazionale dell’Università di Pavia, intervenuto al work-shop organizzato da Banco Informatico Tecnologico e Biomedico.
Tale intervento è una conferma autorevole della validità del modello gestionale adottato dal BITeB, che riutilizza beni biomedicali dismessi da strutture sanitarie pubbliche e private a favore di progetti socio sanitari che operano nei Paesi in via sviluppo sostenendo le associazioni presenti attivamente sul territorio privilegiando tecnologie di base, ma anche capace di sostenere anche i trasferimento di bei complassi quali mamografi, tac e radiologici, e curando la formazione dei manutentori con vari strumenti: e-learning, recupero dei manuali, assistenza tecnica anche in loco e affiancamento via web.
Profilo del BITeB
Il BITeB è un’ associazione di volontariato, nata per favorire l’accesso alla tecnologia da parte di realtà educative, sanitarie e assistenziali operanti in Italia e all’estero, attraverso il riutilizzo di computer, apparecchiature biomediche, macchinari e arredi tecnici dismessi, ma funzionanti.
Dal 2006 il BITeB è iscritto al registro regionale del volontariato, sezione provinciale di Milano.
La Divisione Biomedica del BITeB è nata per sostenere strutture sanitarie e assistenziali dei Paesi in via di sviluppo favorendo il loro accesso all’utilizzo di beni e tecnologie dismessi dagli Ospedali o dalle Aziende.
Il BITeB risponde alle difficoltà che si incontrano nel trasferimento di tecnologia dovute principalmente alla scarsa preparazione tecnica degli operatori, alle problematiche di trasporto e sdoganamento dei beni e alla capacità di utilizzo della tecnologia nel tempo.
Il BITeB, attraverso la sua rete di volontari, supporta gli enti bisognosi attraverso la raccolta e la ricerca di apparecchiature dismesse, servizi tecnici e logistici.
C’è in Italia una notevole disponibilità di beni che, pur essendo tecnologicamente superati per le nostre strutture, sono ancora perfettamente funzionanti e sarebbero di aiuto alla nascita di strutture sanitarie ed assistenziali nei Paesi in via di sviluppo.
Sostenendo l’attività di Enti, Associazioni ed Opere che lavorano a stretto contatto con le strutture bisognose di questi Paesi, il BITeB ed i suoi volontari consentono il trasferimento di questa tecnologia “obsoleta” garantendone l’adeguatezza alle necessità delle strutture riceventi e l’utilizzo nel tempo.
Grazie alla collaborazione con aziende produttrici, ingegneri biomedici volontari, ingegneria clinica e fisica sanitaria degli ospedali e attraverso le proprie competenze il BITeB assicura la funzionalità e la sicurezza delle apparecchiature dismesse, trova parti di ricambio e prodotti consumabili.