Entro la fine dell’anno gli africani che vivono o sopravvivono in Italia avranno una propria banca etica.
E’ questo in sintesi il risultato dell’incontro di ieri a Roma nella sala Aniene della Regione Lazio.
Tutti i presenti hanno ascoltato la presentazione di Francis Nzepa, presidente della Management Consulting Group, la societa’ che si sta occupando di avviare la futura Unicontinental Bank, una banca fatta da africani per gli africani e gli immigrati. In breve BEDA, Banca Etica della Diaspora Africana.
Il primo obiettivo della BEDA e’ quello di offrire servizi bancari agli immigrati senza i costi delle banche tradizionali.
Oggi le rimesse, cioe’ i soldi che ogni immigrato invia nel suo paese, vengono tassate intorno al 10% per ogni transazione da societa’ come Western Union o Money Transfer. La BEDA farebbe la stessa cosa per il 3%.
Gli esempi sono tanti e sottolineano tutti che gli immigrati in Italia non chiedono carita’ ma diritti.
Con la BEDA si andrebbe a garantire il diritto dell’accesso al credito e alla bancarizzazione, cioe’ ad avere un conto bancario e servizi associati.
Un grande passo in avanti per il benessere generale in Italia e in Africa ed evitare altri scontri sociali come a Rosarno, Castelvolturno e Villa Literno.