Ad un anno dall’inizio della rivoluzione e a pochi giorni dall’apertura dell’assemblea del popolo, l’Italia porta all’Egitto un messaggio di vicinanza nel difficile e lungo percorso verso la democrazia.
Un messaggio che ribadisce l’importanza della partnership strategica tra Roma e Il Cairo da un punto di vista economico e culturale pur chiedendo e ottenendo garanzie dal punto di vista della tutela delle minoranze religiose e del pluralismo.
Con la visita del ministro degli Esteri Giulio Terzi al Cairo e con il messaggio inviato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al capo di stato provvisorio, il Feld Maresciallo Hussein Tantawi, l’Italia ha ricordato ai principali vertici politici e religiosi “l’amicizia di antica data tra i due paesi” e la vicinanza del nostro paese “nel percorso verso la democrazia, la giustizia, la pace”.
La fitta agenda di incontri ha permesso al titolare della Farnesina di incontrare Tantawi, il primo ministro Kamel El Ganzoury e il ministro degli Esteri Mohammed Kamel Amr. Da questi interlocutori “ho avuto la netta sensazione che questi principi sono condivisi nel percorso così difficile di affermazione della democrazia nelle istituzioni egiziane”, ha detto Terzi dopo una serie di incontri con i vertici politici e religiosi dell’Egitto. “In questo senso la partnership strategica tra Italia e Egitto, è un elemento di aiuto e di condivisione di sfide che noi cerchiamo di sostenere insieme”, ha aggiunto.
La visita ha anche dato la possibilità di ribadire il forte impegno dell’Italia in favore della libertà di culto e in difesa delle comunità religiose attraverso l’incontro con alti prelati copti e con il gran muftì d’Egitto, la seconda guida spirituale dell’islam sunnita.
‘Ho trovato nel gran Mufti d’Egitto un atteggiamento di grande apertura, di grande moderazione, che è esattamente secondo le linee che noi europei ci aspettiamo di incontrare nelle persone più colte e attendibili della cultura islamica”. La visita è stata anche l’occasione per rassicurare i vertici del paese che l’Italia, primo partner commerciale europeo, intende continuare a contribuire allo sviluppo economico dell’Egitto.
“Le imprese italiane sono rimaste nei recenti momenti difficili e resteranno per aiutare la crescita dell’economia egiziana”, ha confermato Terzi annunciando inoltre l’immediata riconversione del debito egiziano per un valore complessivo di 100 milioni di dollari da investire in progetti di sviluppo.
Da parte sua, il ministro degli Esteri Amr ha garantito che le imprese italiane che operano in Egitto e gli investitori italiani che decideranno di andare in Egitto “possono sentirsi in pace e al sicuro”.
“Qualsiasi problema dovesse sorgere sarà affrontato nel rispetto della legge e sarà nostro potere proteggere le imprese. Le aziende italiane in Egitto non saranno mai a rischio”. Infine la cooperazione: l’Italia, uno dei principali paesi donatori dell’Egitto, ha attualmente in atto nel paese iniziative per 158 milioni di euro.
Fonte: esteri.it