Cooperazione italiana, insieme al ministero dell’Ambiente egiziano, hanno terminato un progetto nelle aree protette di Wadi el Rayan e di Wadi el Hitan (Valle delle balene). Si tratta di aree nominate patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
“L’intervento – è scritto in una nota stampa della Farnesina – si è concretizzato nella fornitura di assistenza tecnica, di infrastrutture ed equipaggiamenti, oltre che nella formazione delle risorse umane e in particolare degli operatori preposti alla gestione dell’area, dando vita ad una efficace partnership italo-egiziana che ha coinvolto da un lato la Cooperazione italiana e dall’altro il Ministero dell’Ambiente egiziano. L’assistenza tecnica è stata fornita dall’Unione internazionale per la conservazione della natura, che nell’ambito delle iniziative di cooperazione internazionale rappresenta l’ente guida per la biodiversità”.
“Wadi el Rayan – conclude lo stesso comunicato – viene oggi considerata un modello da replicare in altri parchi nazionali e riserve naturalistiche in Egitto. E’ stata infatti la prima area protetta egiziana a dotarsi di un Piano di gestione e di un Piano Finanziario che hanno permesso la corretta conservazione dei siti e la sostenibilità delle attività amministrative e di microimprenditoria (ecoturismo, artigianato locale, etc)”.
“Wadi el Rayan – conclude lo stesso comunicato – viene oggi considerata un modello da replicare in altri parchi nazionali e riserve naturalistiche in Egitto. E’ stata infatti la prima area protetta egiziana a dotarsi di un Piano di gestione e di un Piano Finanziario che hanno permesso la corretta conservazione dei siti e la sostenibilità delle attività amministrative e di microimprenditoria (ecoturismo, artigianato locale, etc)”.