L’Italia conferma il proprio ruolo di partner economico commerciale di riferimento per l’Egitto.Dopo i successi di Ansaldo (commessa da 245 milioni di euro per la realizzazione ‘chiavi in mano’ di una centrale elettrica) e di Technimont (mega-progetto da 520 milioni di dollari per la costruzione di un impianto di fertilizzanti nell’area di Assuan), anche la Danieli ha firmato un contratto da 50 milioni di euro per la costruzione di un impianto ‘greenfield’ a Beni Suef in alto Egitto per la lavorazione dell’acciaio.
Nella stessa occasione è stato anche firmato un contratto da 20 milioni di euro per il ‘revamping’ di un precedente impianto sito ad Alessandria.
L’impianto di Beni Suef, che avrà una capacità operativa di 500 mila tonnellate all’anno, principalmente destinate al mercato interno, rappresenta il meglio della tecnologia mondiale. Il ciclo produttivo permetterà di passare dal materiale ferroso di base al prodotto finito in meno di 2 ore, il tutto con praticamente zero emissioni nocive e zero inquinamento acustico ed ambientale.
La cerimonia di firma, cui ha partecipato anche l’Ambasciatore italiano Claudio Pacifico, si è svolta alla presenza di numerose autorità egiziane, tra cui il Ministro del Petrolio, i Vice Ministri dell’Energia ed Elettricità ed alcuni Governatori, oltre che di un centinaio di operatori economici di settore. Presenti anche alcuni investitori qatarini della famiglia Al Thani, grandi finanziatori progetto.
Nel valorizzare l’eccellenza dell’impresa italiana, l’Amb. Pacifico ha ricordato il continuo sostegno dato dall’Italia all’Egitto in questa delicata fase di transizione, non solo a livello istituzionale ma anche da parte della nostra impresa. In tale contesto, ha valorizzato la circostanza che a differenza di molti altri partner economici stranieri, nessun imprenditore italiano abbia deciso di ritirare i propri investimenti, continuando a credere nella forza e vitalità di questo Paese.
Fonte: esteri.it