Ali, giovane senegalese, vive in Italia da 10 anni dove ha già alle spalle un matrimonio fallito!
Il suo matrimonio è durato solo 5 anni con una giovane e bella toscana dal nome Cinzia. Oggi, la coppia vive separata in casa e sta aspettando il divorzio dal tribunale di Firenze. Il divorzio è stato chiesto da Lei per incompatibilità di carattere.
Leopold Sedar Senghor, è tra i fondatori della Negritudine con Aimé Césaire, Leon Gontran Damas e Guy Torolien. La Negritudine è un movimento letterario, culturale e politico sviluppatosi nelle colonie francofone, che comprende un gruppo di intellettuali africani e antillani che rivendica l’identità nera e la sua cultura di fronte alle nazioni colonialiste che non hanno nessun considerazione culturale dei popoli neri colonizzati.
Il termine Negritudine fu usato per la prima volta nel 1935 da Aimé Césaire nel terzo numero della rivista “L’Etudiant Noir” che veniva pubblicata a Parigi.
Leopold Sédar Senghor il grande Poeta, fu anche Presidente del Senegal dal 1960 fino al 1981 anno in cui lasciò volontariamente il suo posto di Presidente della Repubblica Senegalese, per rifugiarsi in tutta tranquillità con Colette Hubert, la sua adorata moglie francese nel loro castello di Normandia in Francia. Senghor morì nel 2005 all’età di 91 anni con al suo fianco, la moglie dopo ben 44 anni di matrimonio.
Questi sono due esempi di coppie miste dai destini diversi. Molte persone sono convinte che le coppie miste siano delle chimere, che ci sono troppe divergenze socio culturali tra due persone di razze diverse per poter pretendere un amore eterno.
È vero che le diversità esistono nelle coppie miste, ma è altrettanto vero che le diversità esistono in tutte le coppie e questo indipendentemente dalla razza.
Coloro che sostengono che l’amore tra una coppia mista è destinato a non durare, forse ammettono, senza saperlo, che le coppie costituite da due persone della stessa razza sono quelle nelle quali, l’amore dura di più, per non dire eterno!!!
È giusto menzionare che le differenze culturali o caratteriali esistono anche tra persone provenienti dallo stesso paese, dalla stessa razza, ma anche dalla stessa famiglia. Se non fosse cosi, come spiegare il numero sempre crescente della fine dei matrimoni tra occidentali della stessa razza con in comune gli stessi usi e costumi?
In Italia per esempio, i dati dell’Istat dicono che 1 matrimonio su 3 finisce dopo un minimo di 7 anni, per raggiungere anche i 2 casi su 3 in alcune regioni!
Questi sono dati che non si riferiscono alle coppie miste, ma alle persone provenienti dalla medesima cultura. È facile puntare sulla differenza razziale come causa principale nella fine di un rapporto misto! La razza è il primo impatto visibile ad occhio nudo di due corpi umani diversi.
Qualcuno riesce a constatare solo la differenza razziale visibile senza andare oltre, altri invece elaborano questa differenza anche nella loro psiche, vedendo dappertutto differenze socio cultuali fra due persone di razze diverse e l’impossibilità di una coabitazione duratura.
Per queste persone i pregiudizi aumentano mano mano che entrano in contatto con le coppie miste. L’amore in una coppia mista non finisce perché i coniugi sono di due razze diverse. Finisce come in tutte le coppie del mondo perché molte volte ci sono incomprensioni, incompatibilità caratteriali, ma soprattutto perché tra gli innamorati, qualcuno/a o entrambi, non sa cosa vuole dire veramente amare!!!
Infatti cosa significa realmente amare? Secondo il dizionario della lingua italiana “Il Sabatini Coletti”, amare significa sentire affetto, attaccamento per qualcuno. Al di là di questa definizione accademica, il verbo amare riassume dei punti basilari e fondamentali nella vita di una copia. Non basta telefonare a tutte le ore della giornata per gridare o testimoniare il suo amore all’altra persona. Non basta dire in continuazione “Ti Amo”, “Amore mio”, “Tesoro mio” ecc.
L’amore ha un significato profondo nella sua pratica quotidiana.
Oltre alla grande emozione affettiva, in un rapporto di coppia bisogna saper ascoltare, essere disposto a dialogare, saper perdonare, saper chiedere scusa, essere indulgente, saper rispettare l’altro/a persona, sapersi scambiare complimenti, venirsi incontro.
La vita di coppia è fatta di un arricchimento personale, ma anche di compromessi e di rinunce! Non si può vivere in coppia e continuare a pensare da single! Oppure rivolgersi all’amato/a, magari durante una discussione, con frasi del tipo “Io sono fatto/a cosi”!!!
Quando si vive una relazione sentimentale, si abbandona l’Io per usare il Noi!!! Questi sono tutti valori non scritti che fanno reggere una coppia di innamorati e ciò indipendentemente dalla razza! Sono valori di buon senso, che costituiscono i pilastri della vita di coppia. Valori senza confini, senza religione né appartenenza razziale.
Il problema che si pone non sono le divergenze, che ci sono sempre, ma come trovare il cammino che permetterà, a partire dalle nostre diversità, di trovare punti di convergenza per fare funzionare al meglio la coppia.
Le diversità esistono sempre quando si crea una relazione sentimentale. Queste diversità sono generalmente di natura socio culturale ed incorporano tutto il nostro patrimonio educativo (Positivo o negativo) che ognuno di noi acquisisce durante il suo percorso formativo dalla nascita e che io chiamo semplicemente la “mia mappa del mondo”.
Questa mappa, ognuno di noi, la trascina in tutti i suoi rapporti interpersonali. Nel rapporto sentimentale, ciascuno si presenta con la “sua mappa del mondo” che naturalmente è diversa da un individuo all’altro nella forma, ma identica nel processo di risoluzione e d’integrazione per la stabilità, la felicità e l’amore della coppia.
Basta saper conciliare i principi basilari menzionati prima nella coppia di innamorati. Chiunque all’interno della coppia non è predisposto a seguire questi principi, provoca prima o poi la fine del rapporto idilliaco! Questo può succedere in tutte le unioni e non importa se è una coppia di neri, bianchi, gialli o mista. Il problema non è la razza, ma la prassi già elencata più in sù.
Prassi che dal mio piccolo punto di vista, dovrebbe seguire ogni coppia di innamorati per consolidare l’amore. Questa prassi, la chiamo semplicemente il “Patrimonio Universale per la Felicità della Coppia”. Questo Patrimonio appartiene a tutti noi ed è adattabile a tutte le coppie. Purtroppo, Ali e Cinzia non hanno saputo conciliare questi principi, mentre Leopold Sedar Senghor e Colette Hubert sono stati dei buoni esempi.
Forse ho sbagliato nella mia analisi? Ditemi voi!
Copyrith @ Jivis Tegno
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