Le ragioni della protesta di piazzale Selinunte
A due anni dalla “Sanatoria per Colf e Badanti” del settembre 2009 decine di migliaia di truffati rimangono senza permesso, senza la possibilità di lavorare alla luce del sole, sotto la minaccia costante dell’espulsione.
Dopo la protesta del novembre scorso sulla torre di via Imbonati non ci sono stati passi avanti per rendere loro giustizia, e il 10 settembre altri immigrati sono saliti sulla torre di piazzale Selinunte.
Il Comitato Immigrati di Milano ha allestito un presidio per sostenere questa protesta e farne conoscere le ragioni alla popolazione, sostenuto da un Comitato di Appoggio in cui sono presenti diverse organizzazioni e cittadini singoli.
Fermo restando che il nostro obiettivo di fondo del Comitato Immigrati di Milano è la regolarizzazione di tutti gli immigrati che sono in Italia per lavorare, ribadiamo le richieste già poste nel 2010, realizzabili nell’attuale contesto, chiedendo il sostegno di tutte le associazioni, le forze politiche e sindacali, le pubbliche amministrazioni:
1) rilascio del permesso di soggiorno per chi ha partecipato alla “sanatoria truffa”;
2) prolungamento del permesso di soggiorno per chi ha perso il lavoro;
3) rilascio del permesso di soggiorno per chi denuncia il datore di lavoro in nero o lo sfruttamento sul lavoro;
4) emanazione di una legge che garantisca il diritto di asilo;
5) riconoscimento del diritto di voto per chi vive in Italia da almeno 5 anni;
6) riconoscimento della cittadinanza per chi nasce o cresce in Italia.
7) Date le inumane condizioni in cui sono tenuti gli immigrati reclusi nei CIE, “colpevoli” solo di voler vivere e lavorare in Italia, chiediamo che l’Amministrazione Comunale garantisca sul proprio territorio il rispetto dei loro diritti di persone, oggi sistematicamente violati. Nel contempo perseguiamo l’obiettivo dell’abolizione di questi istituti di repressione.