Il quarto summit UE-Africa ha avuto inizio oggi mercoledì a Bruxelles. Da una parte l’Africa che ha una crescita galoppante, dall’altra l’Europa che non è ancora uscita dalla crisi economica.
I capi di stato e di governo dei due continenti affronteranno i temi del commercio e degli investimenti, dell’immigrazione, della prevenzione, della risoluzione dei conflitti.
Altro punto che sarà affrontato: la Strategia comune UE-Africa che comporta otto componenti: i diritti umani, la buona gestione degli affari pubblici, gli obiettivi del millennio per lo sviluppo, i cambiamenti climatici, l’energia, la scienza e le tecnologie dell’informazione.
Il summit vedrà l’incontro tra un’Europa che sta invecchiando, che ha conosciuto una crescita negativa nel 2012 e stagnante nel 2013 e un’Africa, talvolta turbolenta, ma giovane e in pieno sviluppo.
Tutti i capi di stato e di governo africani non saranno presenti. A parte Robert Mugabe che ha declinato l’invito dopo il rifiuto europeo di accordare un visto a sua moglie, saranno anche assenti il suo omologo angolano, José Eduardo dos Santos, sudafricano, Jacob Zuma, e congolese, Joseph Kabila.
Il re del Marocco Mohammed VI, i presidenti Faure Gnassingbé del Togo, Abdelaziz Bouteflika d’Algeria ma anche Alassane Ouattara della Costa d’Avorio non si sposteranno, gli ultimi due per ragioni di salute.
Altri assenti: il presidente sudanese Omar el Béchir, ricercato dal Tribunale Penale Internazionale.
Il tema del summit sarà: «Investire nelle persone, per la prosperità e per la pace».