Lunedì 17 e Martedì 18 gennaio (mattina) Mamadou Cissokho, leader contadino e Presidente onorario del ROPPA (Réseau des Organisations Paysannes et de Producteurs d’Afrique), sarà a Roma.
Un nuovo allarme di una crisi alimentare è stato lanciato proprio in questi giorni dalla FAO.
I prezzi dei beni alimentari a dicembre 2010 hanno toccato il record a livello globale, sorpassando i picchi raggiunti durante la crisi del 2008. Una situazione che “mette a rischio circa 80 Paesi nel mondo che attualmente sono in una situazione di deficit alimentare. Tra questi i più colpiti sono l’Africa e l’Asia centrale”, così Olivier de Schutter, Relatore Speciale per le Nazioni Unite.
L’indice Fao, basato su un paniere composto da materie prime come grano, riso, carne, prodotti caseari e zucchero, a dicembre è balzato a ben 214,7 punti, un rialzo del 4,2% rispetto al mese di novembre.
Il problema, come era accaduto nel 2008, non sta nell’esaurimento delle risorse alimentari disponibili, ma nei prezzi elevati a un punto tale da rendere inaccessibili le risorse ad un numero sempre crescente di persone.
Le cause vanno cercate inoltre nelle dinamiche di mercato in cui un rapporto non bilanciato fra domanda ed offerta ha come inevitabile conseguenza l’aumento dei prezzi, ed infine nell’aumento della produzione dei cereali o della canna da zucchero destinate ai biocarburanti.
Non aiuta questa situazione poi la carenza dei fondi promessi dal G8 dell’Aquila nell’aprile del 2009: dei 20 mld di dollari promessi solo il 20% è stato sbloccato.
Fonte: comunicato stampa Terra Nuova