L’Ambasciata d’Italia a Kinshasa, in collaborazione con l’Ufficio della cooperazione italiana della citta’ di Goma e dell’Unhcr, avvierà questa settimana la missione di assistenza umanitaria, per la durata di venti giorni, a favore dei profughi che si trovano nella Regione del Nord Kivu.
Lo si apprende da una nota pubblicata sul sito web del ministero degli Esteri italiano.
“A beneficiare dell’iniziativa italiana saranno novemila famiglie per una popolazione stimata di 50.000 persone.
La distribuzione dei beni di prima necessità – è scritto nella stessa nota – con il supporto logistico delle Ong italiane, Coopi ed Avsi, sara’ effettuata lungo l’asse geografico Goma Rutschuru e Goma, mentre i convogli utilizzeranno i corridoi umanitari controllati dai militari della Monuc, Missione delle Nazioni Unite”.
Nello stesso comunicato si sottolinea l’iniziativa del ministro Frattini, presa “all’indomani del precipitare della situazione in Congo”, che aveva predisposto un fondo di emergenza di 900.000 euro presso l’Ambasciata d’Italia “per interventi sanitari e di accoglienza in favore degli sfollati della regione del Kivu”.
“Parte di questi fondi, 300.000 euro – si legge nella nota stampa – erano destinati ad acquisti di beni di prima necessita’ da distribuire tramite l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati“.
Questa iniziativa, è scritto verso la fine della nota stampa, è stata coordinata con le “Rappresentanze delle Agenzie Umanitarie accreditate nella Repubblica democratica del Congo, ed in particolare con Unhcr, Ocha e Unicef.
Tale coordinamento ha permesso di individuare i beni prioritari da acquisire ed i luoghi prioritari di distribuzione, nonche’ la metodologia per un efficiente intervento, stoccaggio dei materiali, trasporti , trasferimenti e sicurezza del personale, distribuzione”.