‘Colto in flagrante’ è una sceneggiatura per denunciare l’omofobia in Uganda.
SCENA: Aula di tribunale a Kampala, settembre 2010
Imputati: Dieci studenti universitari, sei ragazzi, quattro ragazze. Un uomo d’affari, una donna di mezza età,
Signori della corte.
I capi di accusa contro gli imputati in base all’Articolo 195 del Codice Penale dell’Uganda sono i seguenti:
- Cospirazione ai fini dello svolgimento di attività omosessuali
- Promozione dell’omosessualità
- Promozione di omosessualità aggravata
- Tentativo di omosessualità aggravata
- Favoreggiamento della e istigazione alla omosessualità
- Contattofisicoconaltrapersonaconintentiomosessuali
- Gestione di bordello a scopi omosessuali
- Omessa denuncia di omosessualità
- Terrorismo, sedizione, consumo di carne suina, rasatura della barba, abominio per aver giaciuto con una donna durante il tempo del le regole, abominio per aver indossato vesti composte di due stoffe, abominio per aver condotto insieme al pascolo giovenche e capre, tutte abominazioni agli occhi del Signore…
Chiedo scusa , Vostro Onore. Sì, ho capito. Le Leggi dell”Uganda , non le Leggi del Libro di Levitico. Ritiro, le ultime cinque accuse.
L’imputata Numero Undici, Vostro Onore? È la proprietaria e gestrice del bordello che si maschera sotto il nome di Cybersweet Café.
In base alle informazioni fornite da un cittadino che manifestava preoccupazione, il Pastore Gideon Musoke, la polizia ha condotto una retata nel Cybersweet Café, il 2 aprile, 2010. Gli agenti hanno colto gli imputati nell’atto di svolgere le attività illegali di cui sopra.
No, Vostro Onore, non veramente in flagrante delictu per quanto riguarda atti di omosessualità. Stavano creando, assemblando e discutendo materiali pornografici che promuovono l’ omosessualità.
Presento i materiali: Reperti A, B, e C. Prego Vostro onore di volgere l ‘attenzione ai titoli di questi libretti, tutti in codice ai fini del reclutamento di cittadini ugandesi per compiere atti indescrivibilmente degradanti di omosessualità:
- Riforma Elettorale – il 2011 è troppo tardi
- Lungo ritardo nella rettifica delle commissioni elettorali
- Il posto dei soldati è nelle caserme, non nei seggi elettorali
- Sì che si può! – Più donne al Parlamento!
Presento inoltre, come prove, i reperti E, F, G e H reperiti nelle borse degli imputati. Si tratta di libri che promuovono l’omosessualità, scritti da William Shakespeare, James Baldwin, Kwame Anthony Appiah, Wole Soyinka e Dennis Brutus.
Reperto J: reperito sulla persona dell’Imputato Numero Sette. Una copia della Sacra Bibbia che si è subito aperta alla pagina del versetto di Samuele 20:41, “Partito il ragazzo, Davide si mosse da dietro la collinetta, cadde con la faccia a terra e si prostrò tre volte, poi si baciarono l’un l’altro e piansero l’uno insieme all’altro, finché per Davide si fece tardi”.
Reperto K. Reperito sulla persona dell’Imputato Tre. Una fotografia di detta persona assieme all’Imputato Quattro. Osservateli nell’atto di abbracciarsi come marito e moglie. Secondo le loro affermazioni sono fratelli, ma avere la stessa madre non può giustificare un comportamento omosessuale!
Infine, Vostro Onore, una testimonianza firmata del nostro informatore, il pastore Gideon Musoke. Egli descrive come gli imputati abbiano corrotto il suo figlioletto di due anni giocando con lui al Cybersweet Café. Dal momento dell’aggressione il bambino esibisce comportamenti omosessuali. Piange come una bambina. Desidera giocare con i braccialetti della madre.
No, Vostro Onore. Non sono stato informato del fatto che il Pastore Musoke sia apparso davanti a Voi l’anno scorso. Accusato di aver stuprato la figlia dell’Imputata Undici? La stessa che appare adesso davanti alla Corte? La proprietaria del Cybersweet Café? Una bambina di dodici anni? Che triste storia. La fatica dell’operare per il Signore ha presentato il suo conto al pastore. Pregherò per lui.
Vostro Onore, questo caso è improntato alla chiarezza:
Non tutti i dissidenti sono gay. Ma tutti i gay sono dissidenti.
Tutti i sodomiti sono criminali. Ma non tutti i criminali sono sodomiti.
Non tutti i terroristi sono omosessuali. Ma tutti gli omosessuali sono terroristi.
Non tutte le persone che si occupano di diritti umani si abbeverano alla fonte di Gomorra. Ma tutti i sodomiti si rifugiano sotto l’albero dei diritti umani.
Sono i gay a trascinare la nostra povertà e disoccupazione.
Sono i gay che hanno creato la guerra nell’Uganda del nord.
Sono sempre loro che hanno bloccato le trattative di pace.
Sono loro che hanno diffuso l’HIV
Sono loro che distruggono le famiglie.
I gay hanno distrutto le nostre possibilità di vincere la Coppa delle Nazioni Africane.
Il Niger e il Benin sanno mantenere puri e forti i loro giocatori.
Il surriscaldamento globale è il fuoco di Dio mandato per ardere gli omosessuali.
La malaria è un flagello di Dio per i loro peccati – e stiamo pagando tutti.
Non li lasceremo vivere in mezzo a noi come omosessuali.
Non li lasceremo vivere in mezzo a noi.
Non li lasceremo vivere.
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Copyright Shailja Patel, 2010. Tutti diritti riservati.
Pubblicato su The Africa Report’s February-March 2010 edition
Traduzione di Pina Piccolo