La FCEI, Federazione delle chiese evangeliche in Italia, è preoccupata e perplessa “per la svolta impressa dal governo Berlusconi alla repressione dell’immigrazione clandestina”, è scritto in un comunicato stampa.
“In primo luogo – dichiara Domenico Maselli, presidente della FCEI – la Federazione valuta incostituzionale la cosiddetta ‘aggravante’ di clandestinità per chi abbia commesso un reato e sia clandestino o irregolare, norma che contraddice il principio che la legge è uguale per tutti”.
“La Federazione – conclude la stessa nota – mentre si augura che vi sia certezza della pena per chi delinque, indipendentemente dalla sua provenienza e dal suo stato sociale, chiede che siano riconosciuti a tutti i diritti umani fondamentali tra cui si situano i ricongiungimenti familiari e l’uguaglianza davanti alla legge delle persone singole e delle varie etnie”.