Categoria: cultura

Senza averne alcuna prova reale, il regista aveva la sensazione che i suoi antenati provenissero dall’Angola.

La produttiva collaborazione con giovani filmmaker di Durban ha ispirato la regista tanto da realizzare ben due film per Forget Africa.

Durante l’infanzia, Uli Schüppel ascoltava spesso le storie di un amico di famiglia che aveva passato molto tempo in Tanzania, storie popolate da animali selvaggi e tribù con misteriosi rituali.

Satira politica, tradizione africana, poliziesco e superstizione si mescolano in questa crime-story, ultima opera del regista maliano.

Il film, composto di quattro cortometraggi documentari realizzati da filmakers congolesi, è il risultato di un workshop di produzione, regia e montaggio.

A Ben Arous, nella periferia di Tunisi, un trombonista di fanfara sogna che il figlio Annes diventi un grande e apprezzato musicista.

Zahra, zia del regista e attore Mohammad Bakri, ha 78 anni e il suo lungo viaggio della sofferenza lo ha iniziato nel 1948, come il popolo palestinese cacciato dalle sue terre.

In compagnia della ballerina di danza contemporanea Tatiana Gómez, la cui presenza costituisce il filo narrativo del film, la regista investiga le diverse manifestazioni musicali in Venezuela, e la forza delle radici africane presenti in esse.

Caroline è una giovane assistente che lavora allo sportello RMI, il reddito medio garantito francese. Molto coscienziosa si prende a cuore i casi che segue.