Il deposito dei dossier di candidatura alle elezioni presidenziali dell’11 ottobre 2015 si è concluso venerdì sera, a mezzanotte. Ventidue candidature sono state registrate presso la Corte costituzionale del Burkina Faso, che deve pubblicare una lista provvisoria di candidati il 29 agosto.
L’elezione presidenziale dell’11 ottobre prossimo, in Burkina Faso, sarà a priori lo scrutinio più aperto dall’indipendenza del paese nel 1960. La caduta di Blaise Compaoré, costretto a lasciare il potere il 31 ottobre 2014 dopo 27 anni passati alla guida del paese, ha aperto la strada e dato occasione a numerosi burkinabé di candidarsi per la carica più importante. “In totale, 22 dossiers di candidatura sono stati depositati presso la Corte costituzionale”, precisa il cancelliere capo della Corte, Massmoudou Ouedraogo.
La Corte costituzionale deve adesso lavorare per la lista provvisoria, che sarà pubblicata il 29 agosto. In seguito, i candidati avranno otto giorni di tempo per avanzare eventuali ricorsi. Tra i 22 dossier depositati compaiono tre candidature femminili, tra cui Saran Sérémé Séré, molto attiva all’interno del movimento che ha portato alla caduta di Compaoré. I capi dell’ex opposizione, tra cui il sankarista Bénéwendé Sankara o ancora Zéphirin Diabré, candidato dell’Unione per il progresso e il cambiamento (UPC) e storico oppositore di Compaoré e dell’ex maggioranza presidenziale. Sono presenti anche delle candidature indipendenti.
Ci sono dei quadri dell’ex partito al potere, che hanno deciso di lanciarsi alla conquista della poltrona presidenziale con i colori di nuovi partiti, come per esempio Djibril Bassolé, ex ministro degli affari esteri, o Roch Marc Christian Kaboré, ex presidente dell’Assemblea Nazionale e candidato del Movimento del popolo per il progresso.
Salvador Maurice Yameogo, uno dei figli del premier presidente dell’Alto Volta, che ha preso il nome di Burkina Faso all’epoca di Sankara, fa parte degli ultimi ad aver depositato il proprio dossier alla Corte costituzionale. Se è venuto, venerdì, a depositare la propria candidatura per l’elezione presidenziale dell’11 ottobre 2015, è perché “quando un cittadino responsabile e impegnato ha la possibilità di esprimersi, di andare incontro al proprio popolo e di lasciare un messaggio, un progetto, deve farlo. Sembra che questa possibilità si apra oggi a molti burkinabé”, spiega Salvador Maurice Yameogo.
Oltre lo scrutinio presidenziale, i burkinabé saranno chiamati a votare anche i propri deputati, sempre l’11 ottobre.
Fonte: nr.news-republic.com, rfi.fr/afrique