Razzismo, integrazione, radici, identità. Di questo, e non solo, si parlerà all’Istituto Italiano di Cultura di Berlino martedì 19 gennaio (alle 19) in occasione della presentazione del libro “La mia casa è dove sono”.
L’Iic ospiterà, infatti, la scrittrice Igiaba Scego: nata a Roma nel 1974 da genitori somali (il padre, ministro degli Esteri, ha scelto l’esilio in Italia dopo il colpo di stato militare di Siad Barre) la giornalista e scrittrice si definisce “nera romana”, “somala d’origine e italiana per vocazione”, “afro-italiana”, dall’ “identità composita”, “scrittrice di seconda generazione”. “La mia casa è dove sono” – vincitore del premio Mondello nel 2011 – è il suo quarto romanzo.
Oggi Igiaba Scego vive a Roma, dove si divide tra scrittura e lavoro. Collabora infatti con diverse riviste e quotidiani che si occupano di migrazioni e culture africane.
Le sue opere sono incentrate prevalentemente sul dialogo tra culture, sulla transculturalità e sulle migrazioni, caratterizzandosi per il delicato equilibrio tra le due realtà culturali d’appartenenza, quella italiana e quella somala, che restituiscono abilmente la dimensione sincretica in cui l’autrice è cresciuta.
A moderare l’incontro (in italiano con traduzione simultanea) promosso dallo steso Iic, Elisabetta Gaddoni.
Fonte: esteri.it