“Un neonato africano può aspettarsi di vivere 33 anni in meno rispetto a uno giapponese”. Lo ha detto Antonio Golini, professore dell’università “La Sapienza” di Roma, durante la conferenza “Lo sviluppo dell’Africa” in corso a Taormina e organizzata da Ambrosetti-the European house.
“Visti gli andamenti demografici e gli studi passati, ci aspettiamo una convergenza di comportamenti. Un aumento della natalità in Europa e una diminuzione in Africa”, ha aggiunto Golini.
Un altro aspetto interessante riguardante l’Africa e studiato in demografia è quello delle migrazioni. “Contrariamente a quanto si possa credere – ha aggiunto il professore de La Sapienza – le migrazioni sud-sud equivalgono a quelle sud-nord”.
Sottolineando che l’Africa conta 44 paesi per un totale di 678 milioni di persone e visti gli andamenti demografici di tutti i continenti, Golini ha spiegato che per evitare maggiori conflitti nel prossimo futuro è ragionevole auspicare non solo un’unione euro-mediterranea, caldeggiata dal presidente francese Sarkozy, ma anche un’unione euro-africana.