ALTRIMONDIALI TO SOUTH AFRICA BY MATATU*

Riceviamo dalla Ong Colomba, CoLomba COoperazione LOMBArdia e pubblichiamo

altrimondialiIn occasione dei Mondiali di calcio 2010, dalla fine di maggio partendo dall’Italia, fino alla finale dell’11 Luglio, a Johannesburg, in pulmino sulla via della solidarietà.

Per conoscere le tante culture dell’Africa, giocare a pallone nelle sue strade, guardare i mondiali di calcio dalle periferie e vivere e raccontare le vicende di un continente a colori.

Sfide. Speranze. Culture. Delle tante Afriche in cammino.

* per chi ancora non lo sapesse: il “Matatu” e il mezzo pubblico più utilizzato nel continente africano; consiste di un pulmino di piccole dimensioni adibito al trasporto persone (secondo il produttore fino a 9/11, secondo l’autista fino ad un numero illimitato indipendentemente dalle leggi della fisica). Se ne conoscono versioni diverse ma – in genere – i matatu finiscono per assomigliarsi tutti: molto vissuti, dal funzionamento improbabile ma sorprendente, impolverati ma accuditi come si puo accudire la principale fonte di sostentamento del driver (autista). Il matatu non segue le regole, bizzarre, dei comuni mezzi di trasporto in uso in Europa. Non aspettatevi quindi che rispetti un percorso definito ma prevedete che adegui il percorso alle necessita dell’autista oltre che dei passeggeri. Il matatu si sa che parte, e che arriva: da dove, come, quando…sono particolari irrilevanti che imparerete presto a dimenticare.

Per saperne di più…

Immaginare l’impatto dei mondiali di calcio 2010 sul Sudafrica e sul continente africano sarà sempre qualcosa di inadeguato rispetto alla realtà. L’assegnazione del massimo torneo calcistico al Sudafrica e – a tutti gli effetti – una promessa che riguarda il futuro di tutto il Continente ed in particolare di quella parte che chiamiamo Africa sub-sahariana.

Un grande continente, davvero, da molti punti di vista, tanto da non poter essere riassumibile in una descrizione esaustiva di tutte le sue peculiarità. Per questo ci piace pensare alle tante afriche di cui e composta l’Africa: culture, storie, economie, sapori, colori ancora in divenire, le ultime forse da cui ci si possa aspettare un contributo creativo, e non totalmente omologato, in tempi di globalizzazione.

Questa Africa non e certo immune dalla seduzione, dalla coercizione o dall’omologazione del mercato unico e delle sue regole; e i tanti problemi dovuti al rapporto con un devastante periodo di conquista e poi della complessa via verso l’autodeterminazione sono ben lungi dall’essere risolti ; ma sarebbe ingiusto appiattirci a nostra volta solo sui problemi di un continente; guardiamo all’Africa che cambia le speranze e le aspettative delle tantissime comunità di cui si compone e di noi tutti: insieme a loro, al loro fianco.

Viaggiare all’interno delle realtà africane, viaggiare all’interno della realtà degli africani anche in Italia, utilizzando il calcio come strumento di comunicazione, di partecipazione e di coesione sociale. Un evento importante non solo per il continente africano, ma per tutte le comunità africane che vivono nelle città europee e italiane: un evento che vogliamo vivere e raccontare viaggiando attraverso diverse città e regioni italiane, per arrivare a Johannesburg, in Sudafrica, alla riscoperta di un calcio libero, pulito, bello, da giocare.

Un percorso che toccherà Nairobi (Kenya), Dar Er Salaam (Tanzania), Lusaka (Zambia), Harare (Zimbabwe), Maputo (Mozambico), Mbanane (Swaziland), Johannesburg, Cape Town (Sudafrica),ma anche tante tappe intermedie, presso le comunità e i villaggi di un’Africa meno conosciuta.

Il viaggio inizierà a fine maggio 2010, anticipando il fischio d’inizio dei mondiali 2010. Prima con alcune tappe in Italia, poi da Nairobi dove lo sport come strumento di lotta all’esclusione giovanile negli slums e già protagonista di vari progetti a Kivuli, Kibera e Mathare.

Il calcio sarà il filo conduttore del viaggio: attrezzato con tutto il necessario (porte da calcetto, palloni, tira righe, divise) il “matatu” ogni giorno si fermerà in piccoli villaggi dove saranno organizzati tornei di calcio, improvvisati.

Lungo il percorso sono previste tappe nei luoghi dove sono attivi i progetti di cooperazione delle associazioni e delle Organizzazioni non governative (Ong) associate a CoLomba.

Sarà il calcio di strada, del campetto sterrato o dovunque c’e un pezzo di verde disponibile, il calcio povero…ma bello da giocare. Tutta l’avventura sarà documentata con l’obbiettivo di far rivivere questo viaggio a molte altre persone; con collegamenti “in diretta” in Italia, alla partenza da Nairobi e all’arrivo, a Johannesburg, in occasione della finale dei Mondiali.

Anche in Italia il calcio sarà il filo conduttore del viaggio: anche qui, lungo il percorso, il “matatu” si fermerà nelle periferie delle città, piccole e grandi e s’improvviseranno tornei di calcio e calcetto: parrocchie, oratori, centri sociali, associazioni sportive, palestre popolari….

FATEVI SOTTO ! Più saremo, più lontano andra il nostro matatu.

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