Riceviamo via Facebook e pubblichiamo quest’appello.
A seguito del primo incontro interlocutorio avuto il 9 febbraio con la Prefettura di Roma, i lavoratori africani di Rosarno tuttora presenti a Roma indicono una nuova manifestazione – presidio a sostegno della vertenza per il riconoscimento dei loro diritti. L’A.L.A.R. e la rete delle associazioni antirazziste romane hanno prodotto una documentazione circostanziata sugli accadimenti di Rosarno del gennaio scorso, corredata dalla situazione legale di tutti coloro che sono arrivati nella capitale dopo l’allontanamento forzato dalla piana di Gioa Tauro.
Giovedi 18 Marzo saremo di nuovo in Prefettura per rappresentare al Prefetto le richieste di regolarizzazione avanzate nell’incontro precedente.
A più di due mesi dalla diaspora di Rosarno nessuna risposta è ancora stata formulata dalle istituzioni. Alcuni hanno trovato ospitalità provvisoria nelle strutture di movimento mentre molti altri sono tuttora in strada privi delle più elementari forme di tutela. Tutti hanno presentato formale richiesta di protezione umanitaria, in ragione delle situazioni oggettive di pericolo e di persecuzione nei loro paesi d’origine, rinforzate dalle condizioni di sfruttamento para-schiavistico vissute nella campagne calabresi e dai relativi traumi psicofisici riportati come esito drammatico delle aggressioni subite.
Il governo di questo paese, che ha “premiato” con un permesso di soggiorno solo undici tra i tanti che sono stati oggetto di violenze, deve assumersi la responsabilità di sanare la posizione legale di tutti gli altri, rispondendo con altrettanta urgenza alle legittime richieste di accoglienza e di lavoro regolare che l’Assemblea ha già presentato con estrema chiarezza a tutte le istituzioni ed all’intera città.
Riteniamo che chi ha avuto il merito di scoperchiare il vaso di Pandora dello sfruttamento del lavoro immigrato nelle campagne del belpaese, che consentono all’industria agro-alimentare di mantenersi competitiva e di far profitti sulla pelle dei lavoratori, abbia già pagato un prezzo altissimo per il proprio coraggio: aggressioni e violenze reiterate negli anni da quella parte della popolazione più reazionaria e collusa con le organizzazioni criminali, miseria e negazione dei diritti più elementari, clandestinità forzata e strumentale fino alla deportazione di massa operata dallo stato per disinnescare la miccia della guerra civile.
L’Assemblea dei Lavoratori di Rosarno a Roma e le associazioni antirazziste invitano tutte le realtà cittadine a sostenere con la loro presenza in piazza le richieste di regolarizzazione, di accoglienza, di lavoro regolare, in una parola, di CITTADINANZA, perché sia chiaro a tutti che NON SI PUÒ PIÙ STARE A GUARDARE mentre la crisi erode diritti e spazi di libertà e il razzismo impazza legittimato da leggi da ventennio fascista.
TUTTI DEVONO FARE LA LORO PARTE ed assumersi la responsabilità di quel che accade sotto i nostri occhi.
Che nessuno possa più dire di non aver saputo e di non aver visto.
Noi siamo qui a ricordarvelo ed a CONVOCARVI TUTTI per la nostra e vostra stessa legittimità ad esigere rispetto e diritti per tutti.
Foto di Arturo Lavorato