Serve un “reale partenariato” che “consideri l’Africa come un’opportunità e non come un problema per il mondo. Lo ha sottolineato il Ministro Franco Frattini, intervenendo al convegno “Italy and Africa Partners in business”.
Secondo il Ministro “superare le logiche assistenzialiste del passato” ha significato “venire incontro sia alle esigenze dei Paesi africani, che oggi chiedono non soltanto aiuti ma investimenti, sia a quelle del mondo imprenditoriale italiano, che ha tutto da guadagnare da un’Italia più presente e che conta di più in Africa”.
“E’ finito – ha detto – il tempo dell’aiuto allo sviluppo che poi scompare. E’ il tempo degli investimenti stabili che si radicano sul territorio e generano nuovo sviluppo”. Quindi, ha ricordato le “country presentation” (le prossime saranno Kenya e Uganda): un “metodo innovativo” che mette in contatto diretto con le Associazioni di categoria e il mondo imprenditoriale italiano il vertice politico e i responsabili delle Agenzie di promozione degli investimenti dei Paesi africani.
Frattini ha poi puntualizzato che “non è uno slogan” parlare di centralità politica dell’Africa nelle relazioni internazionali, perché senza un rapporto stretto di collaborazione “non possiamo combattere il terrorismo, i traffici di esseri umani e di droga, il cambiamento climatico che colpisce in primo luogo l’Africa” che ha nel bacino del Congo il secondo polmone verde del mondo. E senza l’Africa, ha detto ancora, “non possiamo affrontare il tema della sicurezza energetica, particolarmente sensibile per un Paese come l’Italia grande importatore di gas e di petrolio”.