NOUAKCHOTT, La Banca africana di sviluppo (in inglese African Development Bank, AfDB) ha accordato all’ONU un contributo di un milione di dollari (circa 755.000 euro) per l’assistenza alimentare dei maliani rifugiati in Mauritania. Lo ha annunciato oggi a Nouakchott il Programma alimentare mondiale (PAM).Questo finanziamento « permetterà di dare (ai rifugiati) un’assistenza alimentare e nutrizionale per un periodo di circa 3 mesi », si legge in un comunicato del PAM, che ha ricevuto il contributo della AfDB.
L’aiuto permetterà l’acquisto di « 647 tonnellate di diverse derrate alimentari per le distribuzioni gratuite di viveri e di prodotti nutrizionali per il trattamento della malnutrizione », aggiunge.
« Nel quadro delle distribuzioni gratuite di viveri, ogni rifugiato riceve una razione composta da riso, piselli, olio, zucchero, sale e farina di mais e di soia », precisa.
Secondo l’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (HCR), fino al 4 dicembre, 54.117 Maliani si trovavano nel campo di Mbera, nel sud della Mauritania, al confine col Mali. Altri rifugiati si trovano in altre zone della Mauritania, principalmente a Nouakchott, ma non si conosce il loro numero, secondo una fonte del HCR in Mauritania.
L’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli Affari umanitari (Ocha), stima che più di 352.000 persone hanno abbandonato il loro domicilio in Mali a partire dalla meta’ di gennaio 2012, quando sono iniziati gli scontri nel nord del paese con l’offensiva di alcuni gruppi armati contro i militari maliani.
In totale si tratta di più di 198.500 dispersi interni e di più di 153.700 rifugiati.
L’offensiva lanciata a meta’ gennaio dai ribelli touareg e dagli islamici armati ha comportato tra la fine di marzo e l’inizio di aprile la conquista delle regioni del nord del Mali, pochi giorni dopo un colpo di stato militare che aveva destabilizzato le istituzioni di Bamako. Il nord del Mali e’ oggi totalmente controllato dai jihadisti che hanno spodestato, a fine giugno, gli ex alleati dei ribelli tuareg.
Il PAM ricorda che « lo spostamento di queste popolazioni si e’ verificato in un contesto di crisi alimentare e nutrizionale legata alla siccità che ha colpito i paesi del Sahel, tra cui la Mauritania, nel 2011-2012″.
Fonte: AFP