Abdul Jeelani debutta a Teatro con Fausto Bertinotti per lo spettacolo della Fondazione Alda Fendi curato da Raffaele Curi
Roma, 18 aprile 2012. “Sono contentissimo” queste le prime parole dell’ex campione di pallacanestro Abdul Jeelani, che debutta questa settimana come attore in un grande spettacolo – performance organizzato dalla Fondazione Alda Fendi nella suggestiva cornice dei Fori Imperiali a Roma, all’antico mercato del pesce degli Ebrei.
Per Abdul uno palcoscenico inusuale, diverso rispetto ai palazzetti della NBA, della Lazio Basket e della Libertas Livorno, che lo hanno visto protagonista indiscusso negli anni Settanta ed Ottanta, prima di un ritiro seguito dal declino e dalla fortuna che gli volta le spalle, fino all’emarginazione più marcata in un centro per senzatetto negli Stati Uniti.
Una storia amara, ma a lieto fine, grazie all’intervento di Simone Santi (attuale Presidente della Lazio Basket) che, con il ricordo di quell’eroe visto da bambino, decide di riaprire uno spiraglio, invitandolo a tornare in Italia, come “maestro” per il Progetto Colors, un’iniziativa per l’integrazione di centinaia di bambini delle periferie romane e del Mozambico, grazie alla pratica gratuita pallacanestro. Una favola moderna (raccontata dallo stesso Santi nel libro “Abdul Jeelani, Ritorno a Colori”. Edizioni Il Molo) che ha suggestionato anche il regista Raffaele Curi, che ha fortemente voluto la presenza di Abdul Jeelani nello spettacolo-performance dedicato quest’anno al “Transito di Venere”, fenomeno molto raro che si verifica quando il pianeta Venere si interpone fra la Terra ed il Sole. Una metafora usata per parlare del sogno e dell’impossibilità per l’essere umano di raggiungere ciò che ama, e che ha visto protagonista anche Fausto Bertinotti, anche lui al debutto su un palcoscenico diverso da quello della politica.
“Ma io il mio sogno l’ho raggiunto” sorride Abdul “Ho sempre immaginato che il mio futuro fosse quello di maestro di basket e di vita ai bambini che come me vengono dalla strada, un’esperienza bellissima che realizzo ogni giorno con il Progetto Colors”.
“Questa unione di diversi linguaggi -teatro, installazione, cinema, musica-“ ha dichiarato Simone Santi, presente ed emozionato al nuovo debutto di Abdul “si concilia con lo spirito del Progetto Colors, che prima di tutto è una testimonianza della necessità di integrazione e di come sia venuto davvero il momento che il Paese riacquisti la voglia di giocare in squadra. E desidero davvero ringraziare la fondazione Alda Fendi che ha voluto dare un proprio contributo ed il regista Curi che ha subito colto l’autenticità della figura di Abdul”.
“Anche adesso, a più di un anno dal rientro di Jeelani in Italia” ha aggiunto “ancora mi commuovo ripensando alla prima telefonata fra di noi, io a Roma e lui nel Wisconsin, quasi timorosi a crederci che tutto potesse davvero realizzarsi. Però vedendolo ora sul palcoscenico so che abbiamo fatto la cosa giusta”.
Lo spettacolo sarà in scena fino al 22 aprile, ore 21.30 via San Teodoro 74, Roma (ingresso gratuito).
Fonte: comunicato stampa